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Grande serpente catturato a Camilluccia: le autorità intervengono per garantire la sicurezza dei residenti

Un episodio insolito si è verificato nel noto quartiere romano della Camilluccia, quando un grosso serpente ha destato il panico tra i residenti. L’animale, catturato il 19 agosto alle ore 19:00, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e di un esperto in rettili. La sicurezza degli abitanti è stata immediatamente al centro dell’attenzione, in quanto la presenza di questo serpente in un cortile condominale ha sollevato timori tra i passanti e gli abitanti della zona.

La cattura del serpente: un’operazione improvvisata

L’allerta dei cittadini

A poco più di tre settimane dalla fine dell’estate, i residenti della Camilluccia hanno visto interrompere la loro tranquillità serale a causa della presenza inquietante di un serpente. L’allerta è scattata quando alcuni abitanti della zona hanno notato l’imponente rettile nel cortile di un condominio. Convinti che l’animale potesse rappresentare un pericolo, hanno contattato la polizia municipale, che ha prontamente risposto all’emergenza.

Intervento della polizia municipale e dell’esperto

In pochi minuti, una pattuglia della polizia municipale è giunta sul posto per valutare la situazione. Gli agenti si sono trovati di fronte a un serpente di notevoli dimensioni, lungo circa due metri. Subito, è stata contattata un esperto del settore, Andrea Lunerti, che si è unito all’operazione di recupero dell’animale.

Lunerti, specializzato nella gestione di serpenti e rettili, ha valutato il serpente che, dopo aver trovato rifugio all’interno del contatore d’acqua di un condominio, poteva essere un po’ agitato a causa della situazione inaspettata. Con pazienza e competenza, l’esperto ha guidato la pattuglia in un’operazione volta a garantire che il serpente venisse catturato in sicurezza, senza causare danni né all’animale né ai cittadini.

Dettagli sull’animale: la biscia dal collare

Caratteristiche e comportamento

Dopo la cattura, l’animale è stato identificato come una grossa femmina di biscia dal collare , nota anche come biscia d’acqua. Questo serpente è un’esemplare autoctono del territorio italiano e non presenta alcun rischio per l’uomo, essendo totalmente non velenoso. Tuttavia, le sue dimensioni possono sicuramente spaventare.

La biscia dal collare si presenta con una corporatura allungata e snodabile, abituata a muoversi agilmente sia nell’acqua che sulla terra. È spesso avvistata nelle vicinanze di corsi d’acqua, dove trova il suo habitat ideale e la possibilità di cacciare pesci, anfibi e insetti. Nonostante questo, il serpente può tornare a nascondersi in spazi angusti o in prossimità di zone abitate, creando situazioni inaspettate come quella di Camilluccia.

Liberazione in un habitat sicuro

Una volta che l’animale è stato messo in sicurezza, le autorità hanno stabilito di liberarlo in un’area naturale lontana dai centri abitati, un corso d’acqua appropriato dove il serpente potrà vivere in libertà. Questa operazione è fondamentale sia per il benessere dell’animale, sia per tranquillizzare la comunità locale che, dopo l’episodio, ha mostrato segni di apprensione.

La liberazione di “il gigante della Camilluccia” rappresenta quindi un evento positivo, un passo verso l’equilibrio tra la fauna selvatica e le aree urbane. La sinergia tra i cittadini e le forze dell’ordine ha permesso di affrontare l’imprevisto in maniera efficace e coordinata.

Giordana Bellante

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