Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2023 by Redazione
Prosegue il processo per lo stupro di gruppo: la testimonianza di ‘Silvia’
Domani e dopodomani si terranno altre due udienze del processo per lo stupro di gruppo che coinvolge Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S Beppe Grillo, e tre suoi amici. La giovane italo-norvegese, che ha denunciato i quattro ragazzi per stupro, tornerà in aula accompagnata dai suoi legali, gli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano. Durante le prime due udienze, avvenute a novembre, la deposizione della ragazza è stata interrotta più volte a causa dell’intensità emotiva. Questa volta sarà la difesa degli imputati a presentare prove, tra cui un video girato dai ragazzi durante la notte in questione, chat e fotografie. L’udienza si svolgerà a porte chiuse presso il Tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna.
Nella scorsa udienza, la giovane ha rivelato di aver tentato il suicidio dopo lo stupro di gruppo. “Dopo l’aggressione, non avevo più voglia di vivere. Una sera ho corso lungo i binari e volevo gettarmi sotto un treno. Volevo porre fine a tutto…”, ha raccontato. Durante l’interrogatorio del Procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, la ragazza ha spiegato, tra le lacrime, ciò che sarebbe accaduto quella notte.
Ha anche rivelato di essersi autolesionata più volte dopo il presunto stupro. “Mi tagliavo e mi graffiavo intenzionalmente”, ha dichiarato. Ha inoltre rivelato di aver sofferto di “importanti disturbi alimentari”. “Mangiavo e poi vomitavo”, ha spiegato. “Assumevo sostanze per farmi del male. Mi drogavo perché non volevo ricordare ciò che mi era successo”. Alla fine dell’udienza, l’avvocata Giulia Bongiorno ha affermato: “Questi fatti non lasciano solo un segno, ma distruggono, devastano. La ragazza è devastata. Ha fatto una deposizione tra i singhiozzi”. L’avvocata Antonella Cuccureddu, difensore di uno degli imputati, ha invece affermato: “La ragazza ha risposto a tutte le domande del pubblico ministero e della sua avvocata Giulia Bongiorno, ma dalla sua testimonianza emergono molte contraddizioni”.
La notte dello stupro: i fatti
Tutto ha avuto inizio la sera del 6 luglio 2019, al Billionaire, un locale a Porto Cervo. Le due ragazze hanno conosciuto Ciro Grillo e i suoi amici, che le hanno invitato nel privé del locale, dove hanno consumato champagne e vodka con Redbull. Dopo alcune ore, i quattro ragazzi hanno invitato le ragazze a seguirli nel residence di Ciro Grillo a Cala di Volpe, dove si sarebbe verificato lo stupro. La ragazza ha accusato Francesco Corsiglia di averla violentata due volte, seguito dagli altri tre ragazzi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Ciro Grillo, che hanno sempre negato le accuse, sostenendo che i rapporti erano stati consensuali.
Durante l’ultima udienza, l’avvocata Antonella Cuccureddu ha iniziato l’interrogatorio, che proseguirà domani. Durante il processo, si è verificato un confronto acceso tra la parte civile e la difesa. L’avvocata Giulia Bongiorno ha affermato: “È come se la persona offesa improvvisamente fosse sul banco degli imputati”. Una tesi respinta dalla difesa, che ha spiegato: “Tutte le domande non vengono fatte per vittimizzare la denunciante”, ha dichiarato l’avvocato Gennaro Velle.
Le polemiche e le prossime udienze
Dopo l’udienza di novembre, Beppe Grillo ha sollevato polemiche durante un’intervista televisiva, attaccando l’avvocata Giulia Bongiorno. Durante la trasmissione “Che Tempo Che Fa” su “Nove”, il fondatore del Movimento 5 Stelle ha affermato: “È un avvocato, presidente della commissione Giustizia, è una senatrice della Lega che fa comizietti davanti ai tribunali dove c’è una causa a porte chiuse. È inopportuno, così si mischia tutto”. In risposta, l’avvocata Bongiorno ha dichiarato: “Dopo una drammatica udienza, ho riferito che la mia assistita ha dichiarato in aula di essere devastata e di aver tentato il suicidio”. Domani si terrà un’altra udienza infuocata, con una lunga lista di domande da parte dei legali per la ragazza.
