Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato in commissione Ecomafie il progetto del futuro termovalorizzatore della città. Durante l’audizione, Gualtieri ha sottolineato che l’impianto non si occuperà solo del recupero energetico, ma anche di altri materiali. Secondo le sue parole, ogni anno il termovalorizzatore recupererà tra i 60 e gli 80 chili d’oro, abbastanza per realizzare 4.000 fedi nuziali, 10mila tonnellate di acciaio, equivalenti a cento locomotive, 2.000 tonnellate di alluminio, pari a 10 Airbus, e 1.600 tonnellate di rame, che corrispondono a 130 km di installazioni aeree per treni e tram.
Durante l’audizione, il sindaco Gualtieri ha anche evidenziato le criticità del sistema attuale dei rifiuti di Roma. Attualmente, quasi il 30% dei rifiuti prodotti, ovvero 450 mila tonnellate, finisce in discarica, un dato superiore alla media italiana. Nonostante la raccolta differenziata sia al 65%, l’attuale sistema impiantistico richiederebbe ancora una discarica di 350mila tonnellate all’anno. Il resto dei rifiuti viene già inviato al termovalorizzatore, ma questi impianti sono distanti dalla città.
Per affrontare questa situazione, il sindaco Gualtieri ha dichiarato di aver redatto un piano strategico una volta ottenuti i poteri commissariali. Gli obiettivi principali del piano sono la riduzione della produzione dei rifiuti, con una diminuzione del 8,3% entro il 2030, e il massimo riciclo e recupero dei materiali, con una percentuale di differenziata del 65% entro il 2030 e del 70% entro il 2035, rispetto al 46% attuale. Inoltre, si prevede una semplificazione del sistema impiantistico eliminando il trattamento intermedio.
Per quanto riguarda la gestione della differenziata, sono previsti progetti per un valore di 200 milioni di euro, tra cui la costruzione di due biodigestori, due impianti di selezione carta e multimateriale, un impianto per le terre di spazzamento e l’aggiunta di 8 nuovi centri di raccolta, che porteranno il totale a 30 impianti, due per municipio. Per quanto riguarda la quota indifferenziata, l’obiettivo è raggiungere lo “zero discarica”, con una valorizzazione energetica tramite il termovalorizzatore, che avrà una capacità di 650mila tonnellate all’anno. Sarà inoltre affiancato da impianti accessori per il trattamento delle ceneri pesanti derivanti dalla combustione dei rifiuti. L’output finale sarà costituito da residui metallici da valorizzare sul mercato e un materiale minerale adatto alla costruzione.
In conclusione, il futuro termovalorizzatore di Roma rappresenta una soluzione importante per migliorare la gestione dei rifiuti nella città. Oltre al recupero energetico, l’impianto permetterà anche il recupero di materiali preziosi, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali. Il piano strategico presentato dal sindaco Gualtieri prevede inoltre una serie di interventi mirati per aumentare la percentuale di raccolta differenziata e semplificare il sistema impiantistico esistente.
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