Gubitosi esprime preoccupazione per la chiusura dei cinema locali a Giffoni, evidenziando l'importanza della cultura cinematografica per la comunità nel 2025
Claudio Gubitosi, fondatore del Giffoni Film Festival, ha espresso preoccupazione per la situazione dei cinema locali, in particolare in seguito alle recenti dichiarazioni del senatore a vita Renzo Piano, pubblicate su Repubblica. Gubitosi ha sottolineato l’importanza di non sottovalutare l’allerta lanciata da Piano, definendola un vero e proprio “grido d’aiuto”.
Il fondatore di Giffoni ha riconosciuto gli sforzi del Ministero della Cultura, che negli ultimi anni ha lavorato per migliorare le sale cinematografiche, investendo nell’adeguamento tecnologico e nel comfort degli spettatori. Tuttavia, Gubitosi ha evidenziato che persiste un problema di sostenibilità economica, in particolare nelle grandi città. Secondo lui, è fondamentale intervenire rapidamente per affrontare questa crisi.
Gubitosi ha ribadito l’importanza del cinema come luogo di aggregazione sociale e culturale, affermando che Giffoni ha sempre sostenuto l’esercizio cinematografico. Ha invitato gli operatori culturali dei festival cinematografici italiani a unirsi per supportare le sale. Ha citato esempi positivi, come il cinema Fiamma di Roma, recentemente rilevato da un gruppo di imprenditori, e la Fondazione “Piccolo America”. Ha anche menzionato il “Cinema Gentile” di Cittanova in Calabria e il “Cine Teatro Andrisani” di Montescaglioso in Basilicata, che continuano a operare nonostante le difficoltà.
Tuttavia, Gubitosi ha messo in guardia sulle sfide che affrontano i cinema, specialmente quelli situati in piccoli centri, dove le condizioni economiche sono più critiche. Ha anche notato l’aumento dei prezzi dei biglietti, che ha reso l’accesso al cinema più difficile per molti. Inoltre, ha segnalato un fenomeno preoccupante: la riconversione delle sale da parte di grandi gruppi e storiche famiglie di esercenti, che spesso scelgono di cambiare destinazione d’uso per ottenere risultati economici immediati.
Gubitosi ha concluso sottolineando la necessità di rivedere le politiche di intervento e gli incentivi legati al cinema, specialmente in un contesto economico complesso come quello attuale, che influisce su molte spese, dall’energia al personale. La sua posizione evidenzia l’urgenza di trovare soluzioni per garantire la sopravvivenza delle sale cinematografiche, considerate un patrimonio culturale fondamentale.
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