Gucci celebra un anno di innovazioni sotto la direzione creativa di Sabato De Sarno a Milano

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Gucci celebra un anno di innovazioni sotto la direzione creativa di Sabato De Sarno a Milano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 by Giordana Bellante

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Una nuova era per Gucci

Sabato scorso, a Milano, Gucci ha celebrato un importante traguardo con uno show che ha segnato il primo anno di Sabato De Sarno come direttore creativo del noto marchio di moda. L’evento si è svolto presso la Triennale, un luogo che ha ospitato ospiti illustri, tra cui l’atleta Jannik Sinner, le attrici Dakota Johnson e Jessica Chastain, e il famoso cantante coreano Jin dei BTS. La presenza di centinaia di fan davanti alla location ha testimoniato l’interesse che Gucci continua a suscitare, in particolare tra le nuove generazioni. Questa manifestazione non ha solo celebrato l’anniversario, ma ha anche evidenziato la visione di De Sarno, caratterizzata da uno stile definito come “casual grandeur“, strizzando l’occhio ai modelli di eleganza accessibile e quotidiana.

Il concetto di casual grandeur

Nel corso dell’evento, De Sarno ha chiarito la sua interpretazione del concetto di “casual grandeur“. Secondo il direttore creativo, il marchio dovrebbe mantenere la grandezza, ma deve potersi indossare con un approccio più informale e accessibile. “Mi piace partire dall’ordinario per renderlo straordinario“, ha affermato durante la sfilata. Questo approccio ha guidato la scelta delle collezioni presentate, che hanno avuto un inizio e una fine molto significativi. La sfilata si è aperta con un abito elegante, rappresentante il classico sartoriale, per poi chiudere con trench oversize monogram e abbinamenti casual, come canottiera bianca e jeans ampi. Questo passaggio simboleggia il rinnovamento del marchio dopo l’era del precedente direttore creativo Alessandro Michele.

Rielaborazione di icone della maison

Un elemento distintivo del lavoro di De Sarno è la rielaborazione di storici dettagli di Gucci. Tra i pezzi emblematici che hanno trovato nuova vita nella collezione, c’è la Bamboo bag, un modello nato nel 1947, che ora è stato reinterpretato con manico in plexiglass. A celebrare i 60 anni di Gucci in Giappone, dieci artisti giapponesi sono stati coinvolti nel processo di design, mostrando come il marchio possa continuare a evolversi pur mantenendo legami con la sua preziosa storia. Inoltre, il manico della Bamboo bag è stato utilizzato in modi innovativi, trasformandosi in elementi decorativi su abiti, collane e bracciali.

I classici di Gucci rivisitati

De Sarno ha dimostrato un’abilità particolare nel rivedere alcuni dei classici della maison, come il mocassino con morsetto. Per la stagione estiva, il designer ha presentato una versione più morbida e avvolgente, che risalta la versatilità e la praticità. Un’altra reinterpretazione apparentemente semplice, ma ricca di significato, è la stampa Flora, originariamente proposta nel 1982. Questa stampa iconica è stata riprodotta non solo in foulard, ma anche su tessuti per moda contemporanea. Inoltre, con il lancio di accessori come la Go bag, una borsa strutturata con fibbia a doppia G, De Sarno ha dimostrato la sua volontà di unire il patrimonio storico del marchio con un approccio moderno e funzionale.

Un tributo all’arte al femminile

La collezione di De Sarno non si limita a offrire una nuova visione della moda, ma si propone anche come un tributo all’arte, in particolare quella femminile. Nel volume “Gucci Prospettive 3: Italiane Ancora“, De Sarno ha voluto omaggiare artiste come Dadamaino e Carla Accardi, sottolineando l’importanza e l’influenza del talento femminile nella cultura italiana. Le creazioni presentate durante la sfilata riflettono questa ispirazione, con abiti ricamati e dettagli che evocano sapientemente la sensualità. L’uso di colori audaci, come il rosso Ancora, lanciato come nuovo classico, dimostra la volontà di De Sarno di spingere i confini della tradizione e di affermare una nuova era per Gucci, con un’esplorazione continua delle radici e dell’estetica del marchio.

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