Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Italia e altri Paesi bloccano i fondi all’Unrwa dopo l’attacco di Hamas
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha annunciato su X che l’Italia ha sospeso i finanziamenti all’Unrwa in seguito all’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre. Tajani ha spiegato che anche altri Paesi Alleati hanno preso la stessa decisione, affermando che l’Italia è impegnata nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, ma che è anche importante tutelare la sicurezza di Israele. Questa decisione fa parte di una tempesta che si sta abbattendo sull’agenzia Onu per i profughi palestinesi, che ha licenziato 12 dipendenti sospettati di coinvolgimento nel massacro del 7 ottobre. Oltre agli Stati Uniti, anche Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Australia e Olanda hanno deciso di congelare i propri finanziamenti all’Unrwa.
Israele vuole espellere l’Unrwa da Gaza dopo la guerra
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha dichiarato che Israele cercherà di impedire all’Unrwa di operare a Gaza dopo la guerra. Katz ha accusato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi di perpetuare la questione dei rifugiati e di ostacolare la pace, definendola il braccio civile di Hamas a Gaza. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato con estrema preoccupazione la sospensione temporanea dei fondi all’Unrwa a seguito delle accuse mosse da Katz. Il ministro degli Esteri israeliano ha affermato che l’Unrwa deve pagare per le sue azioni e che molti dei suoi dipendenti sono affiliati di Hamas con ideologie sanguinarie. Katz ha dichiarato che il ministero degli Esteri israeliano lavorerà per ottenere il sostegno bipartisan negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in altri Paesi per fermare le attività dell’Unrwa a Gaza.
Il capo dell’Unrwa chiede di ripensare alla sospensione dei fondi
Il capo dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha definito “scioccante” la sospensione dei fondi all’agenzia da parte di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Italia, e ha invitato a riconsiderare questa decisione che mette in pericolo l’aiuto umanitario a Gaza. Lazzarini ha sottolineato che l’Unrwa è la prima agenzia umanitaria a Gaza e che due milioni di persone dipendono da essa per la sopravvivenza. Ha affermato che sanzionare un’intera agenzia e la comunità per le azioni di alcuni individui sarebbe irresponsabile. La sospensione dei fondi è stata decisa dopo che sono emerse prove del coinvolgimento di una dozzina di dipendenti dell’Unrwa nel massacro del 7 ottobre.
In conclusione, la decisione di sospendere i finanziamenti all’Unrwa da parte di diversi Paesi, inclusa l’Italia, ha scatenato una tempesta di polemiche. Da un lato, c’è chi sostiene che l’agenzia debba pagare per le azioni dei suoi dipendenti sospettati di coinvolgimento in attacchi terroristici. Dall’altro lato, c’è chi mette in evidenza l’importanza dell’aiuto umanitario fornito dall’Unrwa alla popolazione palestinese e chiede di non interrompere il sostegno finanziario. La situazione rimane incerta e sarà interessante vedere come si svilupperanno gli eventi nei prossimi mesi.