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Guida alle comunità energetiche: 10 domande e risposte sugli aiuti per avviarle

Come accedere ai contributi del Recovery?

L’accesso ai contributi del Recovery avviene tramite la presentazione delle domande esclusivamente attraverso il sito web del GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Lo sportello per la presentazione delle domande sarà aperto entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Il termine ultimo per la presentazione delle richieste è il 31 marzo 2025, a meno che le risorse disponibili non si esauriscano preventivamente.

Cosa comporta la revoca del contributo?

Il contributo può essere revocato in caso di perdita di uno dei requisiti di ammissibilità, ma anche se vengono fornite dichiarazioni mendaci nell’istanza di accesso al contributo o in qualsiasi altra fase del procedimento. Inoltre, può essere revocato per la violazione dei principi generali di Dnsh (Direttiva nazionale sulla sostenibilità ambientale) e per il mancato rispetto dei tempi massimi previsti per la realizzazione degli interventi.

Quali sono i costi massimi coperti dal contributo?

Il costo massimo di investimento per l’erogazione del finanziamento varia a seconda della potenza dell’impianto. Per impianti fino a 20 kW, il costo massimo è di 1.500 euro per kilowatt. Per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW, il costo massimo è di 1.200 euro per kilowatt. Per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 1.000 kW, il costo massimo è di 1.050 euro per kilowatt. È importante sottolineare che le spese devono essere sostenute dopo l’avvio dei lavori, altrimenti non saranno ammissibili. Inoltre, tutte le spese devono essere documentate con pagamenti effettuati tramite bonifico bancario.

È possibile richiedere una verifica preliminare?

Il decreto prevede la possibilità di richiedere una verifica preliminare al GSE. Questa verifica è volontaria e non è una condizione necessaria per accedere agli incentivi o al contributo a fondo perduto. Il GSE esamina i progetti presentati con l’istanza e comunica la sua decisione all’interessato entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta. Tuttavia, è importante ricordare che il diritto di accesso alle agevolazioni è valutato dal GSE in base alla documentazione presentata con l’istanza di accesso ai benefici corrispondenti.

Le agevolazioni sono accessibili anche in altri Paesi?

Sì, le tariffe incentivanti sono accessibili anche per le configurazioni di autoconsumo che condividono l’energia rinnovabile e si trovano sul territorio di Stati membri dell’Unione Europea o di Stati terzi confinanti con l’Italia, con i quali l’UE ha stipulato un accordo di libero scambio. Tuttavia, queste configurazioni devono rispettare tutti i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti dal decreto per quelle realizzate sul territorio nazionale.

Redazione

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