Hamas annuncia il rilascio di tre ostaggi sabato, mentre a Riad si svolge un summit arabo per discutere il piano di Trump per Gaza.

La liberazione di tre ostaggi da parte delle Brigate al-Qassam segna un momento cruciale per la situazione nella Striscia di Gaza, mentre crescono le preoccupazioni per i prigionieri rimasti.
"Rilascio ostaggi Hamas e summit arabo a Riad sul piano Trump per Gaza." "Rilascio ostaggi Hamas e summit arabo a Riad sul piano Trump per Gaza."
Hamas rilascia tre ostaggi mentre a Riad si tiene un summit arabo sul piano di Trump per Gaza

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Il 15 febbraio 2025 segnerà una data importante per la situazione degli **ostaggi** nella **Striscia di Gaza**. Le **Brigate al-Qassam**, il braccio armato di Hamas, hanno annunciato la liberazione di tre uomini: Sagui Dekel-Chen, Yair Horn e Alexander Trufanov. Questi individui erano stati trattenuti per oltre un anno e la notizia è stata diffusa attraverso un messaggio su **Telegram**, riportato dalla rete televisiva **al-Jazeera**. La liberazione di **Trufanov**, che possiede la doppia cittadinanza **russa** e **israeliana**, era stata anticipata anche dalle **Brigate al-Quds**, affiliate alla **Jihad islamica palestinese**.

Le condizioni degli ostaggi

Il **Comitato Internazionale della Croce Rossa** ha espresso profonda preoccupazione per le **condizioni** di salute dei **prigionieri** ancora detenuti a **Gaza**. In un comunicato, l’organizzazione ha sottolineato l’importanza di garantire che le operazioni di **rilascio** avvengano in modo dignitoso e sicuro. La **Croce Rossa** ha fatto riferimento a precedenti liberazioni, in particolare quella di Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami, i quali sono stati restituiti in condizioni visibilmente precarie, apparendo emaciati e fragili. L’organizzazione ha ribadito l’urgenza di poter accedere ai **prigionieri** per monitorare le loro **condizioni** e ha confermato il suo impegno a lavorare per il **rilascio** di tutti gli **ostaggi**, fino a quando l’ultimo di loro non sarà tornato a casa.

Il summit di Riad e il piano di Trump

Il 20 febbraio 2025, i leader di **Arabia Saudita**, **Egitto**, **Emirati Arabi Uniti**, **Giordania** e **Qatar** si riuniranno a **Riad** per discutere il **piano** per **Gaza** proposto dal presidente americano Donald Trump. La notizia è stata confermata da fonti vicine ai preparativi dell’incontro. Si prevede che anche il presidente dell’**Autorità Palestinese**, Mahmoud Abbas, riceva un invito a partecipare. Questo **summit** rappresenta un’importante opportunità per discutere le prospettive future della **Striscia di Gaza**, in un contesto di crescente tensione e incertezze politiche. Inoltre, il 27 febbraio è previsto un incontro della **Lega Araba** al **Cairo**, che potrebbe ulteriormente influenzare la situazione regionale.

Incontro tra Rubio e Netanyahu a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà il segretario di Stato americano Marco Rubio domenica, nel suo ufficio a **Gerusalemme**. Questo incontro, fissato per le 10 del mattino, è parte di una serie di colloqui che **Rubio** avrà durante la sua visita in **Israele**. Oltre a **Netanyahu**, il segretario di Stato incontrerà anche il leader dell’opposizione israeliana, Yair Lapid, e visiterà il **Museo dell’Olocausto** Yad Vashem insieme al ministro degli Esteri Gideon Sa’ar. Queste discussioni potrebbero avere un impatto significativo sulle **relazioni** tra **Stati Uniti** e **Israele**, nonché sulla gestione della **crisi** in corso nella regione.

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