Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2023 by Redazione
Il Principe Harry vince la causa per pirateria telefonica contro il Daily Mirror
Il Principe Harry ha ottenuto una vittoria significativa nella sua battaglia legale contro il Daily Mirror, dimostrando che il giornale ha effettuato hacking telefonici per ottenere informazioni sulla sua vita privata. In una sentenza che avrà conseguenze importanti per i media britannici, un giudice dell’Alta Corte ha stabilito che il Mirror Group Newspapers ha condotto un hacking telefonico “esteso” dal 2006 al 2011. Questo includeva il periodo dell’inchiesta Leveson, che indagava sulle pratiche e l’etica della stampa inglese dopo lo scandalo delle intercettazioni di News International.
Il giudice Fancourt ha rilevato che 15 degli articoli del Daily Mirror su cui si è concentrato il processo erano il risultato di attacchi hacker al telefono cellulare del Principe Harry o di raccolta illegale di informazioni. Ha anche stabilito che il telefono di Harry è stato violato “in misura modesta” dal 2003 all’aprile 2009 e che i giornali Daily Mirror, Sunday Mirror e People erano a conoscenza di queste attività illegali.
Come risarcimento per il “disagio” causato dalla pubblicazione di articoli basati su informazioni ottenute illegalmente, il giudice ha assegnato a Harry un risarcimento danni di 140.600 sterline. Il suo avvocato, David Sherborne, ha dichiarato a nome del Principe: “Oggi è un grande giorno per la verità e la responsabilità. La corte ha stabilito che attività illegali e criminali sono state svolte in tutte e tre le testate giornalistiche del gruppo, Daily Mirror, Sunday Mirror e The People, su base abituale e diffusa per oltre un decennio”.
Il gruppo Mirror ha accolto la sentenza, scusandosi per gli atti illeciti commessi in passato e assumendosi la piena responsabilità. Durante il processo, che è durato sette settimane, il Principe Harry ha testimoniato di essere stato preso di mira dall’editore del giornale per anni, accusandolo di hacking telefonici e altri comportamenti illegali per ottenere scoop sulla sua vita privata. Questo ha reso Harry il primo membro della famiglia reale a comparire come testimone in un processo in 130 anni.
Il Principe ha condiviso decine di dettagli personali sulla sua vita, inclusa la sua relazione con l’ex fidanzata Chelsy Davy, il suo servizio militare e accuse di uso di droga. Tutte queste informazioni sono state pubblicate illegalmente sul Daily Mirror, sul Sunday Mirror e su People tra il 1995 e il 2011. Questo caso ha messo in luce una pratica sistemica di comportamenti illegali e spaventosi da parte dei giornali, che includeva anche insabbiamenti e distruzione di prove.
La sentenza rappresenta una vittoria importante per il Principe Harry e ha il potenziale per cambiare il panorama dei media britannici. Dimostra che le pratiche illegali dei giornali non saranno tollerate e che i responsabili saranno chiamati a rispondere delle loro azioni.