Hitachi di Reggio Calabria: L’inclusione al lavoro diventa realtà – La storia di Bruno, operaio disabile reintegrato con successo

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Hitachi di Reggio Calabria: L'inclusione al lavoro diventa realtà - La storia di Bruno, operaio disabile reintegrato con successo - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 7 Giugno 2024 by Francesca Monti

Un’azienda che dimostra come l’inclusione e il rispetto delle competenze dei dipendenti possano essere messi in pratica con successo: Hitachi di Reggio Calabria adegua le proprie infrastrutture per garantire la continuità occupazionale a un operaio colpito da una patologia che lo ha costretto su una sedia a rotelle.

‘impegno dell’Hitachi di Reggio Calabria per l’inclusione lavorativa

La storia di Bruno, operaio dello stabilimento Hitachi di Reggio Calabria, testimonia come un clima positivo e una forte sensibilità da parte dell’azienda possano garantire la continuità occupazionale anche in situazioni di difficoltà. Umberto Calabrone e Luca Borghetti, della Fiom Cgil della Calabria, e Lino, della Rsu dell’Hitachi di Reggio, hanno reso noto come, grazie all’impegno del responsabile hr management, Antonio Assante, e del plant manager, Paolo Franci, sia stato possibile adeguare le infrastrutture e le postazioni di lavoro per permettere a Bruno di rientrare al lavoro e continuare a svolgerlo.

‘adeguamento delle infrastrutture e delle postazioni di lavoro, l’adozione di tecnologie di assistenza e la formazione specifica sono azioni che vanno oltre il semplice adempimento delle normative e rappresentano un impegno reale a creare un ambiente di lavoro equo e accessibile a tutti. Questo approccio dimostra come i valori di inclusione, rispetto e valorizzazione delle competenze di ogni singolo dipendente possano essere messi nelle condizioni di esprimersi al meglio.

Un esempio da seguire per altre realtà lavorative

La storia di Bruno non rappresenta solo un esempio di come il confronto costante fra le parti possa portare il massimo beneficio non solo dei singoli lavoratori, ma di tutta la comunità aziendale, ma anche un modello da seguire per altre realtà lavorative. Troppo spesso, infatti, le aziende si rifugiano dietro la mancata idoneità al lavoro per allontanare dipendenti in difficoltà, ma la storia di Bruno dimostra come, con la giusta attenzione e le giuste risorse, sia possibile abbattere le barriere, non solo architettoniche, e garantire a tutti pari opportunità.

sindacalisti della Fiom Cgil hanno espresso il loro ringraziamento per l’impegno e la dedizione di tutti coloro che hanno reso possibile la reintegrazione di Bruno, e hanno sottolineato come continueranno a lavorare insieme affinché ogni lavoratore possa sentirsi valorizzato e supportato nel proprio percorso professionale. Un ringraziamento speciale è stato rivolto ai lavoratori di Hitachi Reggio Calabria, che con il loro supporto sono riusciti a creare un clima di accoglienza e solidarietà.

Questa storia dimostra come l’inclusione lavorativa sia un obiettivo raggiungibile, e come l’impegno di tutti, aziende e lavoratori, possa portare a risultati concreti e positivi per tutti. Hitachi di Reggio Calabria rappresenta un esempio da seguire per altre realtà lavorative, che possono trarre ispirazione da questa storia per creare ambienti di lavoro inclusivi e accessibili a tutti.

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