"Houthi: dalla guerra civile in Yemen all'alleanza con l'Iran" - avvisatore.it
Le tensioni nel Medio Oriente si intensificano dopo i recenti raid delle forze armate statunitensi e britanniche contro obiettivi Houthi nello Yemen. Questa escalation è una risposta agli attacchi del gruppo filo-iraniano contro le navi nel Mar Rosso, che sono stati considerati una “vendetta” contro Israele. L’obiettivo di questi attacchi è quello di acquisire legittimità sia in patria che nella regione.
Il movimento Houthi, noto anche come Ansarallah, è una fazione che è emersa durante la guerra civile yemenita negli anni ’90. Il loro leader, Hussein al-Houthi, ha fondato il movimento per rappresentare gli zaiditi, una branca dello sciismo, e resistere all’ideologia wahhabita proveniente dall’Arabia Saudita. Dopo la morte di al-Houthi nel 2004, il movimento ha continuato a esistere e ha preso il controllo di alcune parti dello Yemen, compresa la capitale Sanaa.
Gli Houthi sono sostenuti dall’Iran, che ha aumentato il suo sostegno al gruppo durante la guerra civile yemenita. Secondo un rapporto del Center for Strategic and International Studies, l’Iran ha fornito armi e tecnologia ai ribelli, inclusi missili balistici, mine marine e droni. Gli Houthi fanno parte dell'”Asse della Resistenza”, un’alleanza anti-israeliana e anti-occidentale composta da milizie regionali sostenute dall’Iran.
Gli attacchi degli Houthi hanno costretto molte compagnie petrolifere e di navigazione a sospendere il transito attraverso il Mar Rosso, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’economia globale. Per affrontare questa situazione, gli Stati Uniti e oltre 20 nazioni hanno lanciato l’operazione ‘Prosperity Guardian’ per proteggere la navigazione nella regione. L’Italia ha anche offerto il suo sostegno a questa missione.
Mercoledì, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna fermamente gli attacchi degli Houthi al largo delle coste dello Yemen. Undici Paesi hanno votato a favore della risoluzione, mentre quattro si sono astenuti, tra cui Russia e Cina.
L’escalation nel conflitto in Yemen rappresenta una sfida per la stabilità della regione e richiede una risposta internazionale coordinata. La comunità internazionale deve lavorare insieme per trovare una soluzione pacifica a questo conflitto e porre fine alla crisi umanitaria che sta colpendo il popolo yemenita.
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