Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2024 by Redazione
L’intelligenza artificiale completa un dipinto incompiuto di Keith Haring, scatenando polemiche nel mondo dell’arte
Un dipinto lasciato volutamente incompiuto da Keith Haring viene completato dall’intelligenza artificiale e il mondo dell’arte insorge sdegnato. Il dipinto in questione, intitolato “Quadro Non Finito” e realizzato nel 1989, era stato dipinto dall’artista pop pochi mesi prima della sua morte per Aids. Il dipinto rappresenta una tela bianca con uno sfondo violaceo che copre solo il quadrante in alto a sinistra, dove si muovono le iconiche figure tipiche dell’arte di Haring. Questo dipinto era il suo commento alla tragedia dell’epidemia che stava decimando la comunità gay di New York in quegli anni.
Tuttavia, recentemente un utente dei social media di nome @DonnelVillager ha deciso di “completare” l’opera utilizzando l’intelligenza artificiale. Questa decisione è stata una risposta a un post dell’artista Brooke Pendleton, che ha definito il dipinto incompiuto come “un esempio di arte visiva che non cessa mai di distruggerti”. Nel dipinto originale, dalla parte dipinta colano verso il basso fili di pittura viola, come a evocare visivamente le lacrime provocate dalla tragedia dell’epidemia.
L’azione di Donnel ha suscitato critiche e indignazione da parte di molti utenti dei social media. Molti ritengono che utilizzare l’intelligenza artificiale per completare l’opera di un artista morto non sia etico. Altri considerano l’atto di Donnel un affronto sia a Haring che alle migliaia di vittime dell’Aids. Secondo il sito Hyperallergic, l’immagine postata da Donnel potrebbe essere un esempio di “esca” – un contenuto intenzionalmente polarizzante e capace di scatenare reazioni rabbiose tra gli utenti dei social media.
Le polemiche sulla presenza dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’arte
L’azione di Donnel sottolinea ancora una volta le preoccupazioni degli artisti riguardo alla presenza sempre più diffusa dei programmi di intelligenza artificiale nel loro ambito di lavoro. In dicembre, è emerso che un database di artisti era stato utilizzato per “addestrare” un generatore di intelligenza artificiale chiamato Midjourney. Tra i nomi presenti nella lista c’erano anche artisti famosi come Salvador Dalí, Cy Twombly, David Hockney, Yayoi Kusama, Modigliani, Picasso e Van Gogh.
Questa situazione ha sollevato interrogativi sul ruolo dell’intelligenza artificiale nell’arte e sulla sua capacità di creare opere originali. Molti artisti vedono con sospetto l’uso dei programmi di intelligenza artificiale nel loro lavoro, temendo che possano minacciare la loro creatività e la loro unicità. Inoltre, la gestione dei social media, come nel caso di Elon Musk su X, sembra favorire contenuti polarizzanti e provocatori, che possono portare a reazioni forti da parte degli utenti.
La triste storia del “Quadro Non Finito” di Keith Haring
Il “Quadro Non Finito” di Keith Haring rappresenta un momento significativo nella sua carriera artistica. Dipinto nel 1989, pochi mesi prima della sua morte per Aids, il dipinto è un commento alla tragedia dell’epidemia che stava colpendo la comunità gay di New York. La tela bianca con lo sfondo violaceo rappresenta la perdita e il dolore causati dalla malattia. Le figure iconiche di Haring, che si muovono nel quadrante in alto a sinistra, sono un simbolo di speranza e resistenza.
Tuttavia, l’azione di Donnel nel completare l’opera utilizzando l’intelligenza artificiale ha scatenato polemiche nel mondo dell’arte. Molti ritengono che sia un atto eticamente discutibile, mentre altri lo considerano un affronto sia a Haring che alle vittime dell’Aids. Questo episodio solleva anche interrogativi più ampi sul ruolo dell’intelligenza artificiale nell’arte e sul suo impatto sulla creatività degli artisti.