Ultimo aggiornamento il 3 Agosto 2024 by Giordana Bellante
L’idromele, una delle bevande alcoliche più antiche conosciute dall’umanità, sta vivendo una rinascita in Italia, dove le vendite sono in continua crescita. Si stima che nell’ultimo decennio la produzione sia aumentata del 50%, ma non esiste una normativa specifica che ne regoli la produzione e il confezionamento. Scopriamo le caratteristiche di questa bevanda, il suo processo produttivo e le sfide che affronta nel contesto attuale.
origine e caratteristiche dell’idromele
cosa è l’idromele?
L’idromele è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del miele miscelato con acqua. Si ritiene che sia stata prodotta fin dall’antichità, addirittura prima della birra, e veniva apprezzata per il suo gusto unico e le sue proprietà energizzanti. Il suo processo di produzione si basa sulla fermentazione naturale, che avviene attraverso l’aggiunta di lievito. Questa combinazione porta alla creazione di un mosto con un contenuto zuccherino superiore a quello del vino.
processo di fermentazione
Il processo di fermentazione dell’idromele si svolge in due fasi principali. Nella prima fase, il miele viene miscelato con acqua in proporzioni precise e il lievito viene aggiunto per iniziare la fermentazione. Durante questa fase iniziale, il mosto sviluppa il suo carattere e le sue qualità organolettiche. La seconda fermentazione avviene in bottiglia e determina l’effervescenza dell’idromele, producendo le sue famose “bollicine”. Questa fase richiede attenzione e cura, poiché deve essere monitorata per garantire un risultato ottimale.
varietà di miele e gusti
La varietà di miele utilizzata nella produzione dell’idromele influisce notevolmente sul gusto finale. Esistono diverse tipologie di idromele, ognuna con caratteristiche organolettiche distintive, che possono variare da un gusto dolce e floreale, come nel caso del miele millefiori, a note più intense e terrose, tipiche del miele di castagno. Altri mieli, come quello di corbezzolo e di sulla, contribuiscono a creare ulteriori sfumature di sapore che rendono ogni idromele unico. Questa diversità è una delle ragioni per cui l’idromele sta catturando l’attenzione degli appassionati e dei consumatori moderni.
la situazione odierna del mercato dell’idromele
una domanda in espansione
Secondo Paolo Spiccalunto, titolare di un’azienda a Morlupo nel Lazio, l’interesse per l’idromele è aumentato notevolmente negli ultimi anni. Le ricette tradizionali, un tempo considerate “meditative” e dal grado alcolico elevato, hanno lasciato spazio a varianti più fresche e frizzanti, adatte per essere servite durante aperitivi e happy hour. Questa evoluzione del prodotto ha aiutato a rendere l’idromele più accessibile e appetibile al pubblico giovane e ai consumatori moderni.
mancanza di regolamentazione
Nonostante il crescente interesse, il settore dell’idromele si trova ad affrontare una significativa mancanza di regolamentazione. Come spiegato da Spiccalunto, l’idromele non gode della stessa protezione legislativa di altre produzioni artigianali, e ciò rappresenta una sfida significativa per i produttori. Attualmente, l’aliquota IVA applicata all’idromele è più alta rispetto a quella del miele, il che penalizza ulteriormente un prodotto già poco conosciuto.
il futuro dell’idromele in italia
Per garantire una crescita sostenibile del mercato dell’idromele in Italia, sarebbe auspicabile una maggiore promozione e tutela legislativa. La creazione di normative chiare potrebbe incentivare la produzione e il consumo, facendo luce su una bevanda che ha radici storiche profonde ma che necessita di una spinta per conquistare il palcoscenico del mercato moderno. Con un’interesse crescente tra i consumatori e un potenziale mercato da esplorare, l’idromele potrebbe ben presto diventare una presenza consolidata nella scena enogastronomica italiana.