Ogni anno, l’IgNobel celebra le scoperte scientifiche più curiose, quelle che fanno ridere e, soprattutto, riflettere. La 34esima edizione si è svolta al prestigioso Massachusetts Institute of Technology , dove la cerimonia è stata caratterizzata da aeroplanini di carta lanciati dal pubblico in segno di tradizione. Le ricerche premiate spaziano da sorprendenti capacità respiratorie dei mammiferi a sorprendenti peculiarità del mondo vegetale, passando per esperimenti insoliti e divertenti che mettono in luce il lato bizzarro della scienza.
Uno dei premi più affascinanti è andato a un gruppo di ricercatori giapponesi che ha condotto uno studio innovativo sulla possibilità di ventilazione enterale attraverso il retto in alcuni mammiferi. Durante la pandemia di Covid-19, il team ha esaminato se le tecniche di somministrazione di ossigeno rettali potessero aiutare gli esseri umani con gravi difficoltà respiratorie. Attraverso test effettuati su topi, ratti e maiali, gli scienziati hanno scoperto che questi animali potevano assorbire ossigeno fornito per via rettale, aprendo la strada a future sperimentazioni cliniche per il trattamento dell’insufficienza respiratoria.
Un premio particolare è stato dedicato alla categoria della pace, assegnato postumo a Burrhus F. Skinner per il suo innovativo “Progetto Pigeon”, condotto negli anni ’40. Skinner ha studiato come i piccioni potessero essere addestrati a controllare la traiettoria di missili, sfruttando la loro capacità di riconoscere obiettivi. A ritirare il premio, durante la cerimonia, è stata la figlia Julie Skinner, testimoniando l’impatto duraturo del lavoro innovativo di suo padre.
Nella categoria botanica, il premio è stato assegnato a Jacob White e Felipe Yamashita per il loro studio sulla Boquila trifoliolata, un tipo di pianta che emula la forma di piante vicine, anche se di plastica. Questo fenomeno dimostra la capacità delle piante di utilizzare un “sistema di visione” attraverso le loro foglie, permettendo loro di adattarsi visivamente all’ambiente circostante. La ricerca solleva interrogativi interessanti sulla plasticità e l’intelligenza delle specie vegetali, suggerendo un livello di consapevolezza ambientale che va oltre quanto comunemente ritenuto.
Marjolaine Willems e il suo team sono stati premiati per un’affascinante indagine sull’orientamento dei capelli negli emisferi nord e sud. Questo studio ha analizzato se le persone in diverse parti del mondo tendano a sviluppare i capelli in una direzione prevalente. I risultati hanno mostrato che esistono differenze tra gli emisferi, accendendo il dibattito sulle influenze genetiche e ambientali sulla morfologia umana. Questi risultati hanno aperto nuove frontiere nella comprensione della variabilità biologica.
Già in tema di curiosità, è impossibile non menzionare il riconoscimento per la chimica, vinto da un gruppo di scienziati olandesi per il loro studio su vermi ubriachi. Attraverso l’uso della cromatografia, i ricercatori hanno sviluppato un metodo per separare i vermi in stato di ebbrezza da quelli sobri. Questa ricerca non solo è divertente, ma ha anche importanti implicazioni per comprendere i meccanismi alla base dei comportamenti degli organismi viventi in risposta a sostanze esterne.
Infine, nel campo della demografia, Saul Justin Newman ha indagato la questione dei super centenari, coloro che vivono oltre i 100 anni. La sua ricerca ha svelato che molti di questi individui provenivano da regioni con registrazioni lacunose di nascite e morti, sollevando dubbi sulla validità dei dati riguardanti la longevità. Newman ha suggerito che i risultati possano derivare da errori nei registri e frodi, mettendo in discussione ciò che sappiamo sulla longevità umana e sollecitando una revisione delle evidenze statistiche.
L’IgNobel non è solo un premio di satira scientifica, ma una celebrazione delle curiosità e delle stranezze nel mondo della ricerca. Dai piccioni volantini a farmaci inefficaci, queste scoperte rappresentano l’essenza di un approccio ludico alla scienza, in grado di stimolare la riflessione e la curiosità in tutti noi. Con la continua evoluzione della ricerca scientifica, queste scoperte stravaganti ci ricordano che il mondo è ancora pieno di misteri da esplorare e comprendere.
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