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Il brano “invololontari angeli”: un tributo agli eroi del fango a due anni dall’alluvione nelle Marche

Il 15 settembre 2022, un’alluvione devastante ha colpito la regione delle Marche, in particolare le province di SENIGALLIA e PESARO. A distanza di due anni da quella tragica data, un gruppo di studenti della scuola secondaria di primo grado di OSTRA celebra il coraggio e la determinazione degli “angeli del fango” attraverso un brano musicale intitolato “invololontari angeli”. Questa iniziativa, emersa da un laboratorio di scrittura poetica, rappresenta un gesto simbolico per commemorare coloro che si sono adoperati per soccorrere le comunità colpite.

Il progetto musicale e il videoclip

Origini e sviluppo del brano

L’idea di creare un brano musicale commemorativo è nata tra le aule di una delle zone più colpite dall’alluvione. Un laboratorio di scrittura poetica ha fornito l’ispirazione necessaria agli studenti per elaborare non solo un testo poetico, ma anche un video che raccontasse le drammatiche immagini della calamità e il successivo intervento dei soccorritori. Quello che ne è emerso è “invololontari angeli”, un brano che racconta la storia di una comunità resiliente, unita nell’affrontare le difficoltà.

Un’interpretazione che abbraccia tutte le sensibilità

Completando il progetto, è stata inclusa un’interpretazione in Lis , permettendo così a un pubblico più ampio di fruire della musica. La composizione musicale è stata curata da Stefano Campolucci, un diplomato del Conservatorio e direttore dell’Orchestra Giovanile delle Marche. La performance è stata affidata a Luca Cerigioni, un affermato pianista e professionista nel campo musicale. Insieme, hanno dato vita a un’opera che non solo celebra il volontariato, ma che si pone anche come veicolo di sensibilizzazione nei confronti di tematiche sociali cruciali.

Il significato del testo e le chiavi di lettura

Emozioni forti in una narrazione intensa

Il testo di “invololontari angeli” affronta con grande intensità le emozioni generate dalla catastrofe, evocando scene di paura e smarrimento. Frasi come “Acqua gelosa di spazi trasforma i sogni in paure” e “boato improvviso, ruggito muto del fiume” risuonano nella mente dell’ascoltatore, riportandolo ai momenti critici vissuti dalla popolazione. Sotto il fardello del dolore si staglia, però, l’arrivo degli “angeli” – figure di speranza che, con mani forti, si prendono cura degli altri, mostrando la potenza della solidarietà umana.

L’importanza della solidarietà

La riflessione del curatore del progetto mette in evidenza come i fenomeni meteorologici estremi siano diventati sempre più frequenti nel nostro Paese, colpendo diverse regioni, dalle Marche alla Romagna fino alla Toscana. In situazioni simili, la presenza e l’azione di volontari e soccorritori si è rivelata cruciale per la rinascita delle comunità. Il brano vuole quindi esaltare il valore della comunità che si unisce nei momenti di crisi, sottolineando l’importanza di riconoscere e valorizzare il lavoro di chi, senza cercare riconoscimenti, si fa “angelo” per gli altri.

Un messaggio di speranza e riconoscimento

Riflessioni sul ruolo dei volontari

La scelta di rendere omaggio a chi ha operato in condizioni di emergenza è il cuore pulsante di questo progetto musicale. L’intento è quello di mostrare il lato luminoso di eventi drammatici, riportando l’attenzione sull’importanza della solidarietà. Gli “angeli del fango” raccontati nel brano rappresentano non solo il fulcro della narrazione, ma anche un simbolo di speranza per chi ha vissuto minuti di terrore e difficoltà.

Un doveroso grazie a chi offre il proprio aiuto

“Invololontari angeli” è un abbraccio simbolico, un riconoscere pubblicamente il sacrificio e l’impegno di tutti coloro che, nel momento del bisogno, si sono adoperati per fornire assistenza e supporto. Il brano trasmette un messaggio potente: anche nelle tenebre più fitte, la vigilanza e l’umanità possono emergere, riflettendo il carattere e la resilienza delle popolazioni colpite da calamità. Un tributo che, attraverso le note e le parole, si fa memoria viva di un evento che ha segnato profondamente i cuori e le vite delle persone coinvolte.

Luisa Pizzardi

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