Ultimo aggiornamento il 11 Marzo 2024 by Francesca Monti
Due anni fa, il magnifico e costosissimo Sailing Yacht A, appartenente all’oligarca russo Andrey Melnichenko, è stato soggetto al blocco nel golfo di Trieste a causa del congelamento dei beni russi correlato all’invasione dell’Ucraina.
L’intervento della Guardia di Finanza
Nella notte tra l’11 e il 12 marzo 2022, l’equipaggio della Guardia di Finanza è salito a bordo del Sailing Yacht A, il più grande yacht a vela al mondo progettato da Philippe Starck, in manutenzione presso l’Arsenale di Fincantieri, per procedere con il congelamento amministrativo. Questo ha comportato la rimozione del bene dalla disponibilità del proprietario, con passaggio di gestione e controllo direttamente allo Stato italiano, che è ora responsabile delle spese di manutenzione. Si stima che fino a ora la gestione abbia comportato una spesa di 18 milioni di euro, cifra ragionevole considerando il valore di 530 milioni di euro del veliero, posseduto da un miliardario di origini bielorusse con un patrimonio superiore ai 21 miliardi di dollari.
La questione legale in sospeso
La vicenda è oggetto di una controversia legale: Melnichenko afferma che lo yacht non gli appartiene direttamente, bensì è di proprietà di un trust gestito da un fiduciario indipendente, con il quale lui non avrebbe alcun legame. La Corte di giustizia europea dovrebbe esprimere un parere su questo: infatti, il Tar del Lazio, dinanzi al quale è stata impugnata la decisione di congelamento da parte dello Stato, ha richiesto un parere pregiudiziale all’organismo europeo nell’aprile del 2023.
Il maestoso yacht nel golfo di Trieste
Nel golfo di Trieste, imponente e moderno, si erge il profilo distintivo dello straordinario yacht, protetto da un’ordinanza che vieta l’avvicinamento di qualsiasi mezzo.