Il caso Impagnatiello: psicotrauma e delirio lucido al centro del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano

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Il caso Impagnatiello: psicotrauma e delirio lucido al centro del processo per l'omicidio di Giulia Tramontano - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Giugno 2024 by Giordana Bellante

Contesto: ‘ex barman Alessandro Impagnatiello, accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano incinta di sette mesi, è stato sottoposto a una consulenza psichiatrica difensiva che ha rivelato nuovi dettagli sulla sua personalità e sulle sue azioni.

La scacchiera mentale e il crollo psicologico

Sottotitolo: La doppia vita di Impagnatiello e il ruolo delle bugie

Alessandro Impagnatiello aveva una doppia vita, con due donne e due relazioni parallele. Quando questo piano è stato smascherato, ha subito un “vero e proprio psicotrauma, una ferita narcisistica estremamente potente”, come ha rivelato lo psichiatra Raniero Rossetto, incaricato della consulenza difensiva.

Impagnatiello si percepiva come un abile scacchista, in grado di controllare tutti i movimenti sulla scacchiera attraverso le bugie. Tuttavia, quando il suo piano è stato scoperto, ha perso il controllo della realtà. Questo non significa che non fosse in grado di intendere e di volere, ma che ha sperimentato un “delirio lucido”, un fenomeno in cui una persona può delirare pur mantenendo la lucidità.

Il piano criminoso e il veleno

Sottotitolo: ‘obiettivo di Impagnatiello e la mancanza di una difesa post-omicidio

Secondo lo psichiatra, Impagnatiello non aveva pianificato di uccidere Giulia Tramontano. Tuttavia, la somministrazione di veleno alla vittima potrebbe rientrare in un piano criminoso lucido. ‘obiettivo di Impagnatiello non era tanto eliminare Giulia, quanto sopprimere il feto, che rappresentava una variabile incontrollabile nella sua scacchiera mentale.

La psicologa Silvana Branciforti, che ha somministrato i test per la consulenza, ha diagnosticato a Impagnatiello un “disturbo della personalità di tipo paranoide” con “una parte ossessiva”. Tuttavia, nonostante questo disturbo, non è stata prevista una difesa post-omicidio nel suo piano criminoso.

Questo caso continua a suscitare scalpore e attenzione, mentre emergono nuovi dettagli sulla personalità e sulle azioni di Alessandro Impagnatiello. La consulenza psichiatrica difensiva ha fornito una nuova prospettiva sul suo stato mentale al momento del crimine, rivelando un uomo ossessionato dal controllo e dalla manipolazione, che ha subito un crollo psicologico quando il suo piano è stato smascherato.

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