Il caso Sgarbi: il sottosegretario conferenziere sotto l’occhio dell’Antitrust

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Il caso Sgarbi: il sottosegretario conferenziere sotto l'occhio dell'Antitrust - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione

La difesa del Sottosegretario

Il Sottosegretario Vittorio Sgarbi ha risposto alle accuse sostenendo che il suo caso non rientra nella fattispecie di conflitto di interessi. Ha sottolineato che non ha mai firmato alcun atto, nemmeno una lettera, che potesse favorire i suoi interessi personali. Tuttavia, l’Antitrust ha ampliato l’indagine includendo anche la vendita dei suoi libri con dedica personalizzata sul suo sito internet, poiché potrebbero costituire un’attività imprenditoriale rilevante.

L’anticipazione

I primi dettagli dell’indagine sono stati riportati dal Fatto Quotidiano in un articolo dello scorso ottobre. Secondo quanto riportato, Sgarbi avrebbe guadagnato almeno 300mila euro solo da febbraio a oggi grazie a conferenze, interventi e partecipazioni televisive. L’articolo sostiene che i soldi non vanno solo al Sottosegretario Sgarbi, ma vengono anche dati al suo capo segreteria e alla sua compagna. Il quotidiano definisce questa situazione come “una vera e propria industria fondata sull’arte di procacciare attività che si svolgono pure alla luce del sole, ma le cui remunerazioni restano nell’ombra”.

L’indagine in corso

Attualmente, l’Antitrust sta svolgendo un’istruttoria approfondita sul caso del Sottosegretario Sgarbi. L’obiettivo è verificare se ci siano conflitti di interesse o violazioni delle norme sulla trasparenza. L’indagine si concentra sia sulle attività svolte dal Sottosegretario, come conferenze e partecipazioni televisive, sia sulla vendita dei suoi libri con dedica personalizzata sul suo sito internet. L’Antitrust ritiene che queste attività potrebbero costituire un’attività imprenditoriale rilevante e potrebbero quindi integrare gli estremi di un conflitto di interesse. Al momento, non sono state prese decisioni definitive e si attendono ulteriori sviluppi dell’indagine.

In conclusione, il Sottosegretario Sgarbi si è difeso dalle accuse sostenendo di non aver commesso alcuna violazione delle norme sulla trasparenza. L’Antitrust sta svolgendo un’indagine approfondita per verificare se ci siano conflitti di interesse o violazioni delle norme. Resta da vedere quali saranno le conclusioni dell’indagine e se ci saranno conseguenze per il Sottosegretario Sgarbi.

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