Il Clandestino: analisi della sigla della serie con Edoardo Leo - Occhioche.it
Introduzione:
La serie “Il Clandestino” con protagonista Edoardo Leo ha fatto il suo debutto lo scorso 8 aprile, portando sul piccolo schermo le vicende di Luca Travaglia, ex ispettore capo della Digos che, dopo un violento attentato, decide di aprire un’agenzia investigativa a Milano insieme a Palitha, un simpatico cingalese di 55 anni. Tra le varie curiosità che hanno suscitato l’interesse del pubblico, spicca la colonna sonora della serie, in particolare la sigla. In questo articolo, analizzeremo la sigla de “Il Clandestino”, la sua origine e il suo significato.
La sigla de “Il Clandestino” è un brano intitolato “Il Clandestino”, scritto da Maurizio Filardo insieme al cantautore Simone Cristicchi. La canzone è interpretata da Simone Cristicchi, voce nota per successi come “Vorrei cantare come Biagio Antonacci”, “Ti regalerò una rosa” e “Studentessa universitaria”. La colonna sonora della serie include anche musiche originali di Maurizio Filardo, compositore e direttore d’orchestra originario di Castelvetrano.
Il testo della sigla de “Il Clandestino” è profondo e ricco di significato:
Sono l’uomo che ti passa accanto, il rumore del traffico di sottofondo.
Sono freddo e pioggia sull’asfalto, quella pace che torna dopo avere pianto.
Io cambio pelle, cambio impronte, come la vipera e il lupo ed il camaleonte.
Nello specchio il riflesso di quello che sembro. Un Clandestino.
Sono l’uomo della porta accanto, il rumore del clacson al semaforo rosso.
Sono io lo sconosciuto affianco, mentre chiedi al bancone un’altra doppio malto.
Io cambio casa, cambio l’orizzonte, come cambiano i limiti della mia mente.
Nello specchio il riflesso di quello che sono: un Clandestino.
Il testo della sigla de “Il Clandestino” si concentra sul tema del cambiamento e dell’adattamento. Il protagonista della canzone si descrive come qualcuno che cambia pelle, impronte, casa e orizzonte, proprio come la vipera, il lupo e il camaleonte. Questo tema riflette la situazione del protagonista della serie, Luca Travaglia, che, dopo un attentato, decide di cambiare vita e trasferirsi a Milano.
Un altro tema presente nella sigla è quello della solitudine. Il protagonista si descrive come l’uomo che ti passa accanto, il rumore del traffico di sottofondo o lo sconosciuto affianco al bancone del bar. Queste immagini riflettono la solitudine e l’isolamento che sperimenta Luca Travaglia dopo aver lasciato il suo lavoro e la sua vita precedente.
Per coloro che desiderano riascoltare la canzone che apre la serie con protagonista Edoardo Leo, c’è una buona notizia. Il video della sigla è stato reso disponibile su Facebook da IIF – Italian International Film, la casa di produzione che realizza la serie insieme a Rai Fiction. La sigla può.
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