Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Nella giornata di ieri, un vasto incendio ha colpito le zone tra Orune e Nuoro, interessando oltre 700 ettari di vegetazione. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso, con il supporto dei Canadair e del Corpo Forestale. La situazione rimane critica, mentre gli operatori si adoperano per prevenire ulteriori danni. Analizziamo i dettagli dell’incidente e le risposte delle autorità.
L’incendio: origini e sviluppo
Nel pomeriggio di ieri, un incendio di grande portata ha iniziato a propagarsi nelle aree boschive tra Orune e Nuoro. La prima valutazione stima che le fiamme abbiano già distrutto una superficie di circa 700 ettari, ma si tratta solo di una cifra preliminare destinata a essere confermata. Le fiamme hanno raggiunto altezze impressionanti, sfiorando metriche di decine di metri e presentandosi su due diversi fronti: uno nella direzione di Orani, verso ovest, e l’altro con un avanzamento verso est, direzione Benetutti.
Non appena l’incendio ha iniziato a diffondersi, sono state attivate tempestivamente le operazioni di emergenza. Le cause del rogo non sono ancora state accertate, e le indagini avviate dalle autorità competenti potrebbero rivelare eventuali responsabilità. La vasta area colpita dall’incendio è caratterizzata da una fitta vegetazione, prevalentemente composta da BOSCHI DI SUGHERE e ROVERELLE, che ha reso le operazioni di spegnimento particolarmente complesse.
Le operazioni di spegnimento
La Regione ha mobilitato una squadra di emergenza composta da esperti del Corpo Forestale, supportati da 4 Canadair, attivi nel sorvolare l’area colpita per lanciare acqua e ridurre l’intensità delle fiamme. Le operazioni si sono svolte per tutta la notte, con l’obiettivo di contenere i focolai e prevenire l’ulteriore espansione del rogo. La situazione è resa difficile dalle condizioni meteorologiche attuali, che mostrano temperature elevate, con una media di 31 gradi, e la mancanza di vento.
Tuttavia, futuri rinforzi del vento potrebbero complicare ulteriormente le operazioni, rendendo cruciale un intervento rapido e coordinato per spegnere i focolai residui. Le forze di emergenza stanno lavorando incessantemente, consapevoli della necessità di completare l’intervento entro le prime ore della mattinata, prima che le condizioni atmosferiche possano mutare. Surrogati locali, cittadini e volontari si sono uniti ai team di emergenza per fornire assistenza e sostegno.
Futuro della zona colpita e misure preventive
Una volta completate le operazioni di spegnimento, il lavoro di bonifica avrà inizio nel territorio devastato dall’incendio. Questo processo sarà fondamentale per rimuovere i detriti e restaurare le aree danneggiate. Inoltre, sarà necessario avviare una valutazione dell’impatto ambientale, non solo per comprendere i danni alla flora, ma anche per considerare le conseguenze sulla fauna locale.
Le autorità stanno già rivedendo le misure di prevenzione relative alla sicurezza antincendio in queste zone, esaminando le modalità di gestione del territorio e possibili strategie di mitigazione per ridurre simili eventi in futuro. La risposta immediata all’incendio avvenuto tra Orune e Nuoro rappresenta, quindi, solo una parte del lavoro che resta da fare per garantire la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei residenti.
Le comunità locali, colpite duramente dalle fiamme, si trovano ora ad affrontare una fase di recupero e riflessione sulle vulnerabilità incontrate. Le istituzioni, insieme con i gruppi di volontariato, stanno già pianificando incontri per discutere su come prevenire futuri episodi e rafforzare le strutture di emergenza, ripristinando nel contempo la bellezza naturale della regione.