Il fenomeno dell'ukulele: da Rino Gaetano alla Gen Z - avvisatore.it
L’ukulele, parente delle chitarre, è uno strumento che emette un suono dolce e melodioso. Inventato alla fine del XIX secolo da immigrati portoghesi nelle Hawaii, l’ukulele, soprannominato “uku”, è diventato popolare grazie alla sua accessibilità e alla capacità di creare comunità attraverso la musica. Oggi, l’ukulele è amato da molte star della musica, è protagonista di festival nazionali e internazionali e viene utilizzato anche nelle scuole elementari e medie come alternativa al flauto dolce. Inoltre, il conservatorio di musica di Alessandria offre persino un corso di studi universitario dedicato a questo strumento.
Il 2 febbraio, in occasione della giornata mondiale dell’ukulele, il team di Monopolele, il più importante festival italiano dedicato a questo strumento, celebra l’evento con una lista di aneddoti e curiosità. Il festival, giunto alla sua terza edizione, si svolge a Monopoli tra maggio e giugno e offre concerti gratuiti, jam session, workshop e street parade che coinvolgono musicisti, residenti e turisti.
Il nome “ukulele” sembra essere stato dato dagli hawaiani, che chiamavano così lo strumento a quattro corde suonato dagli immigrati portoghesi. Il nome deriva dalla parola hawaiana “ukulele”, che significa “pulce che saltella”, in riferimento alla velocità con cui i musicisti portoghesi muovevano le dita durante l’esecuzione. Secondo la regina delle Hawaii, Lili’uokalani, il nome “ukulele” significa “regalo che arriva da lontano”.
A differenza della chitarra, l’ukulele ha un ordine diverso delle corde, il che contribuisce al suo caratteristico suono. Un esempio famoso dell’utilizzo dell’ukulele è il medley delle canzoni “Over the Rainbow” e “What a Wonderful World” eseguito dall’artista hawaiano Israel Kamakawiwo’ole nel 1993. Questa performance ha contribuito a diffondere la conoscenza dell’ukulele in tutto il mondo.
Molti artisti famosi sono innamorati dell’ukulele. George Harrison dei Beatles suonava l’ukulele più delle chitarre negli ultimi anni della sua vita, elogiandone le qualità sonore e spirituali. Anche in Italia, artisti come Rino Gaetano e i Santi Francesi hanno utilizzato l’ukulele nelle loro esibizioni. Persino Taylor Swift ha proposto versioni dei suoi brani suonate con l’ukulele durante i suoi concerti. Inoltre, esistono intere orchestre di ukulele, come la famosa Ukulele Orchestra of Great Britain, che eseguono brani pop e rock in versione acustica.
L’ukulele continua ad essere uno strumento amato e apprezzato in tutto il mondo. La sua versatilità e il suo suono unico lo rendono un compagno ideale per musicisti di ogni livello, dai principianti ai professionisti.
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