Ultimo aggiornamento il 16 Aprile 2024 by Francesca Monti
Il contesto giudiziario a Bari
Il docente emerito dell’Università di Bari, Luciano Canfora, è giunto al Tribunale di Bari per l’udienza predibattimentale riguardante l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni. L’arrivo di Canfora è stato accolto da una ventina di manifestanti con bandiere, tra cui quella dell’Anpi, con un applauso di sostegno all’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi.
Il caso risalente all’11 aprile 2022
La vicenda risale all’11 aprile 2022, quando Giorgia Meloni era parlamentare dell’opposizione e Mario Draghi ricopriva la carica di presidente del Consiglio. Durante un intervento al liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari, in occasione di un dibattito sul conflitto russo-ucraino, Canfora definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta” e “una mentecatta pericolosissima”.
Le reazioni e il sostegno a Canfora
In seguito alla querela presentata da Giorgia Meloni nei confronti di Luciano Canfora, la Procura di Bari ha avviato il procedimento giudiziario. Il professore è assistito dall’avvocato Michele Laforgia. Numerose associazioni, organizzazioni e cittadini hanno espresso solidarietà nei confronti di Canfora, firmando un appello che conta circa trenta entità, tra cui i comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e Bari-Bat, la Cgil Puglia, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, nonché le organizzazioni studentesche riunite nella Rete della Conoscenza.
