Il gelato italiano: da simbolo del Belpaese a seconda scelta in Europa, i dati del 2023

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Il gelato italiano: da simbolo del Belpaese a seconda scelta in Europa, i dati del 2023 - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 by Giordana Bellante

Il gelato è uno dei dolci più amati al mondo e rappresenta una vera e propria icona della cultura culinaria italiana. Tuttavia, recenti statistiche svelano una realtà sorprendente: l’Italia, pur essendo la patria del gelato, non è il leader nella produzione e nelle esportazioni all’interno dell’Unione Europea. Un’analisi delle cifre fornite da Eurostat mostra un calo nella produzione e una posizione semplice, ma non di dominio, per l’industria italiana nel vasto mercato europeo.

La nascita del gelato e la sua evoluzione

Le origini storiche

Il gelato ha radici antiche, risalenti alla corte di Caterina de’ Medici nella seconda metà del 1500. Si narra che la nobildonna portò con sé in Francia l’usanza di servire dessert congelati, dando così un impulso alla creazione di quello che oggi conosciamo come gelato. Inizialmente una prelibatezza riservata ai nobili, il gelato ha visto una trasformazione nel corso dei secoli, diventando accessibile a un pubblico sempre più ampio. Negli anni, diverse tecniche e ingredienti hanno contribuito a crearne una varietà sconfinata, rendendolo non solo un alimento, ma un vero e proprio simbolo culturale.

La diffusione in Italia e all’estero

La tradizione del gelato si è consolidata in Italia, dove gelaterie artigianali specializzate hanno aperto in ogni angolo del Paese. Ogni regione vanta le proprie ricette e preferenze, con il gelato artigianale che ha conquistato sia i turisti che i locali. Sebbene l’industria del gelato italiano sia sinonimo di qualità e innovazione, il panorama europeo si è evoluto in modi imprevisti.

Dati di produzione di gelato nell’UE nel 2023

Il calo della produzione

Secondo Eurostat, la produzione di gelato nelle 27 nazioni dell’Unione Europea nel 2023 ha registrato un decremento dell’1,4%, scendendo da 3,3 miliardi di litri a 3,2 miliardi di litri. Questo dato è significativo e rivela che l’industria del gelato sta affrontando sfide non indifferenti, anche in un periodo in cui la domanda sembra rimanere elevata. Il calo in Italia si fa sentire particolarmente, dove la produzione nel 2022 era già di 571 milioni di litri, confermandosi una realtà in declino.

I principali produttori

La Germania si è affermata come il principale produttore di gelato in Europa, con una produzione di 612 milioni di litri. Segue la Francia, che ha prodotto 568 milioni di litri, mentre l’Italia si posiziona al terzo posto con 527 milioni di litri. Questi dati pongono l’accento su un cambiamento nei flussi produttivi e sui costi di produzione, evidenziando una competizione agguerrita tra i Paesi europei più legati alla tradizione del gelato.

Esportazione di gelato: la leadership francese

Il primato della Francia

Nel 2023, la Francia si è dimostrata il leader nelle esportazioni di gelato, superando di gran lunga l’Italia. I dati rivelano che il 20% delle esportazioni extra-UE di gelato proviene dalla Francia, corrispondente a un quantitativo di 52 milioni di chili. Questo successo è attribuibile alla capacità delle aziende francesi di avere una strategia di marketing internazionale efficace e un’offerta diversificata.

Gli altri Paesi esportatori

Dopo la Francia, i Paesi Bassi e la Germania occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto nelle esportazioni. I Paesi Bassi hanno esportato 35 milioni di chili di gelato, mentre la Germania ha raggiunto i 29 milioni di chili. L’Italia, sebbene intensa nella produzione, si deve accontentare della quarta posizione con 28 milioni di chili esportati, rappresentando solo l’11% del totale dell’Unione. Questi dati indicano chiaramente che, sebbene il gelato italiano sia venerato a livello globale, l’industria sta affrontando delle criticità che richiedono attenzione.

L’analisi della situazione attuale mette in luce molte sfide per il gelato italiano, ma anche opportunità per ripensare le strategie produttive ed esportative per riportare in auge il prestigio di questo dolce tra i più amati nel mondo.

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