Il quartiere dei ferrovieri: l'evoluzione da centro culturale a meta turistica - Occhioche.it
Il quartiere che un tempo era considerato il cuore pulsante di realtà come l’antifascismo e una fucina per intellettuali e attivisti, è oggi cambiato radicalmente. Con un flusso crescente di turisti e abitazioni trasformate in bed and breakfast, gli abitanti storici del quartiere si trovano a vivere in una realtà che difficilmente riconoscono. Simona Marzano, psicologa residente da trent’anni, esprime la sua preoccupazione per la trasformazione che sta avvenendo nel suo quartiere.
Il quartiere dei ferrovieri ha avuto un’importanza storica notevole. Durante la prima metà del XX secolo, è stato un punto di ritrovo per ferrovieri, ma anche un centro di organizzazione e resistenza contro il regime fascista. Le sue strade hanno visto manifestazioni e incontri che hanno segnato la storia politica italiana. La presenza di intellettuali e attivisti ha contribuito a creare un’identità forte e distintiva, portando a una vivace vita sociale e culturale.
Con l’impatto degli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale, il quartiere ha subito gravi bombardamenti. Queste incursioni hanno lasciato segni indelebili non solo nelle architetture ma anche nei cuori degli abitanti. Ricordare il passato è essenziale per comprendere come un luogo possa trasformarsi, mantenendo memorie e cicatrici che raccontano di resistenza e speranza.
Negli ultimi anni, la situazione abitativa del quartiere ha subito un’accelerazione verso un modello di gentrificazione. L’aumento della domanda di spazi da affittare ha portato a un’erosione delle possibilità per i residenti storici di trovare un alloggio accessibile. Simona Marzano avverte che “la possibilità di affittare non esiste proprio”, segnalando una tendenza che ha escluso molti, in particolare gli studenti e le famiglie a basso reddito, costretti a cercare altrove.
Il fenomeno degli affitti brevi, tipici delle piattaforme di bnb, ha trasformato il quartiere in una sorta di hotel diffuso. Le case, un tempo fervide di vita comunitaria e storie personali, ora sono spesso occupate da turisti, contribuendo a una sensazione di estraneità per chi vi abita da anni. La vivacità sociale e il senso di appartenenza che caratterizzavano il quartiere si stanno attenuando, portando a una scomparsa graduale di quella comunità coesa che ha resistito per decenni.
Gli studenti universitari sono tra i più colpiti da questa situazione. Con il Giubileo alle porte, molti di loro segnalano un deterioramento evidente delle condizioni abitative. La pressione per trovare alloggi decorosi e accessibili è cresciuta notevolmente, portando a un clima di frustrazione e impotenza. Le storie di studenti costretti a prendere in affitto stanze in condizioni precarie sono sempre più comuni.
Questo cambiamento radicale non colpisce solo gli studenti, ma influisce sull’intera vita comunitaria. Le tradizionali attività culturali e sociali, inclusi momenti di incontro e dibattito, si sono affievolite. La mancanza di un tessuto sociale coeso e l’emergere di dinamiche turistiche stanno minando l’anima di un quartiere che ha sempre avuto un ruolo significativo nella storia della città. Il rischio è di perdere non solo la faccia di un luogo, ma anche la sua essenza e identità nel lungo periodo.
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