Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Il ritorno del monarca di San Michele
Il Re torna su Sky con la seconda stagione, ripartendo dall’incarcerazione di Bruno Testori, il monarca del San Michele. La serie girata a Torino si focalizza sul modo in cui il potere cambia e si adatta per restare immutato.
Le declinazioni del potere nella seconda stagione
Giuseppe Gagliardi, regista anche di questo secondo capitolo, spiega che l’obiettivo era portare in scena declinazioni diverse di quel potere intravisto nella seconda stagione. L’inserimento di nuovi elementi è stato fondamentale per ottenere questo risultato, lasciando al pubblico il compito di valutare il successo della trasposizione.
L’influenza della spy story nella nuova stagione
Rispetto alla prima stagione, la seconda di Il Re ha tratto ispirazione dal genere della spy story. Peppe Fiore, sceneggiatore, rivela che l’obiettivo era dare un sapore distinto al racconto, permettendo al pubblico di immergersi all’interno del potere senza offrire soluzioni, ma piuttosto stimolando domande.
Il ritorno delle serie ambientate in prigione
Dalla popolarità di serie come Mare Fuori a Vis a Vis, la serialità televisiva ha riscoperto la fascinazione per le storie ambientate in prigione. Alessandro Fabbri, autore, riflette sul desiderio del pubblico di identificarsi con antieroi e di vedere raccontate senza moralismi le vicende umane, con la possibilità di riscatto al centro del racconto.
L’importanza della narrativa
La serie Il Re riesce a catturare l’attenzione del pubblico grazie alla sua capacità di raccontare le varie sfaccettature del potere e dell’essere umano, regalando allo spettatore una panoramica avvincente e ricca di spunti di riflessione.
In attesa della seconda stagione, già disponibile su Sky e Now, il pubblico può immergersi in un’avventura avvincente e ricca di spunti di discussione, dove il potere, l’antieroina e la possibilità di redenzione si intrecciano in una trama avvincente e coinvolgente.