Il Senato del 2025 approva il decreto legge sulla cultura, introducendo nuove misure per la valorizzazione del patrimonio culturale e il sostegno agli artisti
Il Senato della Repubblica Italiana ha approvato il decreto-legge sulla **cultura** con un voto che ha visto **80** favorevoli, **61** contrari e un astenuto. Questo provvedimento, che si inserisce all’interno di un contesto legislativo più ampio, è stato accolto con entusiasmo dal **ministro della cultura**, **Alessandro Giuli**, il quale ha definito l’approvazione come una “grande boccata d’ossigeno per l’intera filiera dell’**editoria**”.
Il **2025** segna un momento cruciale per la **cultura** in **Italia**, con l’Aula del **Senato** che ha dato il via libera al **decreto-legge** **27 dicembre 2024**, n. **201**, che introduce misure urgenti in materia di **cultura**. Questo decreto, già approvato dalla **Camera dei Deputati**, è ora legge. La votazione ha evidenziato un ampio consenso, nonostante le critiche da parte delle opposizioni. **Giuli** ha sottolineato l’importanza di questo provvedimento, che prevede strumenti triennali per intervenire su vari fronti, tra cui il **Piano Olivetti**, che si concentra sulle aree interne e sulle **periferie italiane**.
Il **ministro** ha anche evidenziato come il decreto rappresenti un segnale di fiducia nei confronti della **stampa tradizionale** e della **comunicazione giornalistica**. Nonostante le critiche, **Giuli** ha notato che le opposizioni hanno mostrato una certa apertura, riconoscendo l’importanza delle risorse destinate al **Piano Olivetti**. Ha concluso il suo intervento sottolineando la centralità del **Parlamento** nel processo legislativo, evidenziando il dialogo costruttivo avvenuto in **Commissione**.
Il **decreto-legge** si compone di tredici articoli che delineano strategie a lungo termine per trasformare la **cultura** in un motore di sviluppo sociale ed economico. Tra le misure più significative, spicca il **Piano Olivetti**, che mira a rendere la **cultura** accessibile a tutti, con particolare attenzione alle aree più svantaggiate del **Paese**. Questo piano prevede la riqualificazione di spazi culturali e **biblioteche**, promuovendo la lettura e l’inclusione delle **comunità locali**.
Inoltre, il **decreto** prevede la valorizzazione di **archivi storici** e **istituti culturali**, insieme a iniziative di **digitalizzazione** per rendere il **patrimonio culturale** più fruibile. Un altro aspetto fondamentale è la promozione dell’**alfabetizzazione digitale** e della **produzione audiovisiva**, per sostenere la creatività dei **giovani artisti** e favorire l’accesso alla **cultura** attraverso le nuove tecnologie.
Il **decreto** introduce misure economiche a sostegno del settore **editoriale** e delle **librerie indipendenti**, con un fondo di **4 milioni di euro** destinato all’apertura di nuove **librerie** da parte di **giovani imprenditori** under **35**, specialmente nei piccoli comuni. Inoltre, sono previsti **25 milioni di euro** per il **2025** e **5 milioni** per il **2026**, destinati alla filiera **editoriale**, comprese le **librerie storiche**.
Le **biblioteche statali** riceveranno fondi specifici per l’acquisto di **libri**, sia cartacei che digitali, per ampliare le proprie collezioni. Il **governo** intende incentivare la lettura attraverso misure mirate alla promozione **editoriale**, sostenendo la distribuzione di **libri** in aree meno servite. Inoltre, è previsto un fondo di **10 milioni di euro** per il potenziamento delle **pagine culturali** dei **quotidiani**, con l’obiettivo di contrastare il calo delle vendite e favorire contenuti di qualità.
Il **decreto** introduce nuove regole per la gestione della **Carta della Cultura Giovani** e della **Carta del Merito**, strumenti pensati per incentivare la fruizione **culturale** tra i **giovani**. Gli esercenti dovranno trasmettere le fatture entro **90 giorni** dalla conclusione dell’iniziativa, con una scadenza fissata al **31 marzo 2025** per il **Bonus Cultura 18App**. Queste misure mirano a garantire un utilizzo più trasparente dei fondi destinati alla promozione **culturale**, evitando sprechi e irregolarità.
Un altro aspetto centrale del **decreto** riguarda la semplificazione burocratica per l’organizzazione di **eventi culturali** dal vivo. Le nuove norme riducono il numero di autorizzazioni richieste per eventi con meno di **2.000 partecipanti**, sostituendo alcune licenze con una segnalazione certificata di inizio attività (**SCIA**), a condizione che non ci siano vincoli ambientali o paesaggistici.
Questa misura è pensata per incentivare la produzione artistica e facilitare la programmazione di **eventi**, garantendo al contempo il rispetto delle normative sulla **sicurezza** e sull’impatto ambientale. L’obiettivo è creare un contesto più favorevole alla crescita del settore dello **spettacolo dal vivo**, un elemento fondamentale dell’industria **culturale italiana**.
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