Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 by Redazione
Gino Cecchetin a Che Tempo che Fa: il dolore per la perdita di Giulia e il processo di cambiamento
Gino Cecchetin, padre di Giulia, la giovane uccisa dal fidanzato Filippo Turetta, è stato ospite del programma televisivo Che Tempo che Fa condotto da Fabio Fazio. Dopo il funerale, trasmesso in diretta su Canale 5, che ha visto una grande partecipazione di persone nella piazza di fronte alla chiesa di Padova, Gino Cecchetin ha condiviso con il pubblico il suo dolore per la perdita della figlia e il processo di cambiamento che ha vissuto insieme alla sua famiglia.
All’ingresso in studio, Gino Cecchetin è stato accolto da un lungo applauso da parte del pubblico presente, che poi si è immerso in un silenzio religioso di fronte alle sue parole lucide e potenti. Ha dichiarato:
“Ho avuto un processo di cambiamento e a un certo punto, quando ti ritrovi a piangere la perdita di una figlia, perché un padre sente certe cose, ti viene quasi normale provare rabbia e odio. Ma ho deciso di voler essere come Giulia, ho concentrato tutto il mio cuore e la mia forza su di lei e sono riuscito ad azzerare l’odio e la rabbia. Ancora oggi mi chiedo come. Ma vedo che con questo ragionamento, che può sembrare troppo razionale ma è molto umano, voglio amare e non odiare, perché l’odio ti porta via energia.”
Gino Cecchetin: il patriarcato come problema da affrontare
Durante la sua partecipazione al programma, Gino Cecchetin ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema del patriarcato in modo drastico. Ha anche espresso il suo dissenso riguardo all’appellativo di “mostro” utilizzato per descrivere Filippo Turetta, attualmente detenuto, affermando che concettualmente è sbagliato. Ha dichiarato:
“Il mostro è qualcosa di eccezionale, mentre nel caso di Giulia – e nella maggior parte dei casi di femminicidio – parliamo di normalità. Dovremmo quindi capire quali sono le cause che portano una persona normale a commettere tali gesti. Bisogna agire su diversi fronti, ho provato a elencarli, ma inviterei soprattutto i genitori a comunicare di più con i propri figli, anche a costo di essere invadenti. Dovrebbero cercare di non essere solo amici, ma educatori che cercano di capire le reali esigenze dei propri figli, anche invadendo un po’ la loro privacy, ma non troppo.”
L’appello di Gino Cecchetin: comunicazione e comprensione tra genitori e figli
Gino Cecchetin ha sottolineato l’importanza di utilizzare i canali comunicativi per prevenire tragedie come quella che ha colpito la sua famiglia. Ha invitato i genitori a parlare con i propri figli, cercando di essere educatori che comprendono le reali esigenze dei giovani. Ha affermato:
“Invito i genitori a parlare con i figli, cercando di non essere solo amici, ma educatori che cercano di capire quali sono le reali esigenze. Magari anche invadendo un po’ la privacy, ma non troppo.”
Gino Cecchetin ha condiviso il suo dolore e il suo processo di cambiamento con il pubblico di Che Tempo che Fa, lanciando un appello per una maggiore comunicazione e comprensione tra genitori e figli, al fine di prevenire tragedie simili a quella che ha colpito la sua famiglia.