Ilaria Salis: Farnesina monitora il caso dell’anarchica italiana in detenzione in Ungheria

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Ilaria Salis: Farnesina monitora il caso dell'anarchica italiana in detenzione in Ungheria - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2023 by Redazione

L’ambasciata italiana a Budapest fornisce assistenza a Ilaria Salis, detenuta in Ungheria

L’ambasciata d’Italia a Budapest sta lavorando in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri per fornire assistenza a Ilaria Salis, una cittadina italiana detenuta in Ungheria dal 11 febbraio scorso, e alla sua famiglia in Italia. Secondo fonti informate, i funzionari dell’ambasciata hanno effettuato visite consolari regolari con cadenza mensile, l’ultima delle quali il 13 dicembre scorso. Durante queste visite, sono stati in grado di portare alla connazionale generi di conforto e di prima necessità e hanno partecipato alle udienze come uditori.

L’ambasciata continuerà a monitorare la situazione

È prevista la presenza di rappresentanti dell’ambasciata come osservatori anche alla prossima udienza del 29 gennaio. Inoltre, l’ambasciata a Budapest mantiene stretti contatti con i genitori di Ilaria Salis, che sono stati ricevuti per l’ultima volta il 21 novembre scorso. I genitori hanno confermato di riuscire a mantenere contatti regolari con la figlia attraverso visite e chiamate Skype.

Le denunce dei genitori e la situazione di Ilaria Salis

Ilaria Salis, un’attivista anarchica milanese, è stata detenuta nel carcere di massima sicurezza di Budapest per quasi un anno. È stata accusata di aver aggredito due neonazisti durante una manifestazione il 11 febbraio scorso, nota come il Giorno dell’Onore, a cui partecipano nostalgici di Hitler. Il padre di Ilaria, Roberto Salis, ha fatto appello al governo italiano e ai canali diplomatici affinché intervengano. Ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni, ai ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio e ai presidenti di Camera e Senato per sollecitare un intervento del governo di fronte alle presunte violazioni dei diritti umani subite dalla figlia in carcere, dove si troverebbe in condizioni disumane. Ilaria Salis rischia una pena fino a 16 anni, molto più grave rispetto a quanto previsto dal codice penale italiano per lesioni che richiedono 5 o 8 giorni di guarigione.

Fonte: La Repubblica

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