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Ilaria Salis: Nuova denuncia di costrizione a firmare verbale in ungherese

Ilaria Salis denuncia di essere costretta a firmare un verbale in ungherese

Ilaria Salis, detenuta in Ungheria da quasi un anno, ha inviato una lettera all’ambasciatore italiano Manuel Jacoangeli tramite l’ambasciata italiana di Budapest, denunciando di essere stata costretta a firmare un verbale in ungherese. La 39enne, accusata di lesioni aggravate, afferma di essere stata interrogata sulle condizioni della sua detenzione al termine dell’udienza di lunedì al tribunale di Budapest. Durante l’interrogatorio, era tenuta in manette ai piedi e ai polsi e tenuta al guinzaglio.

Secondo quanto riportato da Ilaria Salis nella sua lettera, l’interrogatorio è stato redatto in un verbale esclusivamente in lingua ungherese, nonostante la sua scarsa conoscenza della lingua. La donna afferma di essere stata costretta a firmare il documento senza poterlo comprendere appieno. Questo solleva dubbi sulla validità del verbale e sulla possibilità che siano state riportate informazioni errate o distorte.

L’appello all’avvocato Eugenio Losco

Ilaria Salis ha affidato la sua denuncia all’avvocato Eugenio Losco, che ha ricevuto la lettera tramite l’ambasciata italiana di Budapest. L’avvocato è ora impegnato a valutare la situazione e a prendere le opportune misure legali per tutelare i diritti della sua assistita. La denuncia di Salis solleva importanti questioni riguardo alla correttezza delle procedure legali seguite durante la sua detenzione in Ungheria.

La lotta per la giustizia

Il caso di Ilaria Salis ha attirato l’attenzione internazionale, con molte persone che si sono unite alla sua lotta per la giustizia. La donna è stata arrestata in Ungheria nel marzo 2021 e da allora è stata trattenuta in custodia. Durante la sua detenzione, ha denunciato ripetutamente le condizioni disumane in cui è costretta a vivere, compresa la mancanza di cure mediche adeguate e il trattamento degradante subito durante gli interrogatori.

La denuncia di Salis riguardo alla firma forzata del verbale in ungherese solleva ulteriori preoccupazioni sulla sua situazione legale e sulla possibilità che le siano state negate le garanzie fondamentali durante il processo. È fondamentale che venga fatta luce su queste accuse e che venga garantito a Ilaria Salis un processo equo e giusto.

La lotta di Ilaria Salis per la giustizia continua, con il sostegno di avvocati, attivisti e cittadini che si battono per i suoi diritti. È importante che la sua voce sia ascoltata e che vengano prese le misure necessarie per garantire che venga fatta luce sulla sua situazione e che venga garantita la sua libertà e la sua dignità.

Redazione

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