Impatti delle Olimpiadi di Parigi 2024 sul mercato degli affitti brevi e sull’andamento dei prezzi

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Impatti delle Olimpiadi di Parigi 2024 sul mercato degli affitti brevi e sull’andamento dei prezzi - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi

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Le recenti Olimpiadi di Parigi hanno avuto un impatto significativo sul mercato degli affitti brevi nella capitale francese, sollevando interrogativi sulle dinamiche dei prezzi abitativi per i residenti. Con un incremento del 63% negli annunci di locazioni turistiche a giugno 2024 rispetto allo stesso mese del 2019, Parigi si distingue come l’unica grande città con una disponibilità crescente di opzioni di affitto, una tendenza che non si è vista nei principali centri europei. Questo articolo esplorerà l’offerta degli affitti brevi a Parigi, il confronto con altre città europee, l’andamento dei prezzi e l’impatto della domanda turistica.

Aumento degli affitti brevi a Parigi

Recupero post-pandemia

Parigi ha visto una ripresa notevole nel settore degli affitti brevi, con 63% di incremento negli annunci disponibili a giugno 2024 rispetto allo stesso mese del 2019. Questo aumento segue il periodo di stagnazione legato alla pandemia, segnando un ritorno quasi ai livelli pre-crisi. Tale incremento non solo indica una maggiore offerta di alloggi per turisti, ma riflette anche una ripresa dell’attività turistica che, nonostante le incertezze globali, ha ripreso vigore. I dati forniti da AirDna rivelano che Parigi ha saputo attrarre nuovamente visitatori, compensando la diminuzione dei soggiorni avvenuta durante i periodi di lockdown.

Confronto con altre città europee

A differenza di Parigi, altre città europee come Amsterdam, Berlino e Roma stanno affrontando sfide nel recupero dell’offerta di affitti brevi. Ad Amsterdam, il numero di annunci è sceso a circa un terzo del picco del 2019, passando da 12.000 a 5.000 unità nel 2024. Un trend simile si osserva a Berlino, dove gli annunci disponibili si sono ridotti da 15.000 a 7.000. Roma, pur registrando una maggiore disponibilità rispetto a Berlino, è comunque lontana dai livelli pre-Covid, con meno di 30.000 offerte contro le 34.000 del 2019. Questo calo nella disponibilità di alloggi nelle altre capitali europee evidenzia l’eccezionalità della situazione di Parigi, dove l’incremento dell’offerta ha portato a un abbassamento dei prezzi, un’anomalia in un mercato in crescita.

Andamenti dei prezzi e confronto tra le città

Attrattiva turistica e calo dei prezzi a Parigi

In seguito all’incremento dell’offerta di affitti brevi a Parigi, i prezzi hanno registrato una diminuzione del 3,6% a inizio estate rispetto all’anno precedente. Questo è stato particolarmente significativo con l’avvio dei Giochi olimpici, momento in cui gli affitti avrebbero normalmente dovuto aumentare. In questo contesto, Parigi si rivela come un’eccezione tra le varie destinazioni turistiche, dove in genere la domanda elevata si traduce in prezzi crescenti. Questo calo dimostra che l’aumento dell’offerta ha potuto frenare la tendenza dei prezzi verso l’alto, un vantaggio per i turisti in cerca di alloggi a lungo termine.

Aumento dei prezzi a Roma e altre città

In contrasto con Parigi, Roma ha evidenziato un aumento dei prezzi nel settore degli affitti brevi. Con un incremento del 72,6% rispetto al 2019 e del 7,4% rispetto al giugno 2023, il costo medio per una notte di locazione a Roma è di 216,15 euro. Questo aumento è in parte attribuibile alla domanda che rimane elevata, alimentata dalla crescente attrattiva della capitale italiana. Anche altre città europee come Amsterdam e Berlino hanno registrato aumenti significativi, rispettivamente del 3,48% e del 9,32%. Tuttavia, la quota di aumenti a Roma suggerisce che la capitale italiana sta vivendo una forte richiesta che incide sui prezzi, approfittando delle nuove normative legislative che potrebbero influenzare il panorama degli affitti brevi.

Le notti prenotate e la domanda turistica

Londra leader nel mercato degli affitti brevi

Nonostante Parigi abbia visto una notevole ripresa, Londra continua a essere la capitale indiscussa degli affitti brevi in Europa. A giugno 2024, Londra ha registrato 910.973 notti prenotate, un numero significativo anche se inferiore al record di 1,053 milioni di notti del 2019. Questo posizionamento evidenzia una continua attrattiva della città, nonostante la concorrenza crescente da parte di altre metropoli europee.

Crescita della domanda nelle città mediterranee

Dati più ampi sul settore evidenziano anche la crescente popolarità delle città mediterranee, che continuano ad attrarre turisti anche in piena estate. Stando a quanto dichiarato da Bram Gallagher di AirDna, agosto è ancora visto come il mese più ambito dai turisti e la domanda è in crescita. Madrid, in particolare, ha visto un aumento della domanda del 33% anno su anno, seguita da altre città spagnole come Siviglia e Malaga, con incrementi tra il 27% e il 29%. Roma ha registrato invece una crescita più moderata, del 9%, ma comunque positiva, suggerendo che il mercato degli affitti brevi in Italia sta trovando il modo di adattarsi e prosperare nonostante le sfide globali.

La situazione degli affitti brevi a Parigi, con il suo incremento dell’offerta e il calo dei prezzi, differisce notevolmente da quello che stanno vivendo altre città europee. Allo stesso tempo, l’analisi della domanda turistica e degli andamenti dei prezzi nel resto d’Europa offre spunti interessanti su un settore in continua evoluzione in seguito agli effetti delle Olimpiadi e delle nuove normative legislative.

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