Ultimo aggiornamento il 3 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Introduzione:
Nei prossimi mesi, la nota struttura ricettiva “Sonrisa”, conosciuta anche come “Il castello delle cerimonie”, situata a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, sarà oggetto di perizie per stabilire l’impatto ambientale, paesaggistico, urbanistico ed idrogeologico delle sue strutture abusive. Confiscata in via definitiva lo scorso febbraio e resa famosa da un format televisivo, la struttura è ora al centro di una decisione che ne determinerà il futuro.
Prima sezione: La decisione del consiglio comunale e le perizie
La decisione di effettuare le perizie è stata annunciata nella recente seduta del consiglio comunale dalla sindaca di Sant’Antonio Abate,Ilaria Abagnale.* Le perizie non solo valuteranno l’impatto delle strutture abusive, ma anche il valore della struttura stessa.
Sarà compito del nuovo Consiglio comunale, che verrà eletto a breve, decidere se demolire le strutture abusive o sanarle e acquisirle nel patrimonio dell’ente. Questa decisione, che sarà presa dopo un’attenta valutazione delle perizie, determinerà il futuro della struttura e dell’area circostante.
Seconda sezione: Il canone di occupazione richiesto al “Castello delle cerimonie”
Il Comune di Sant’Antonio Abate ha richiesto un canone di occupazione alla Sonrisa, che dovrà essere pagato a partire dal 15 febbraio, data della confisca definitiva. Il canone sarà calcolato sulla base delle tabelle dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare .
Se la famiglia Polese, ex proprietaria della Sonrisa, pagherà il canone,* “Il Castello delle Cerimonie”* potrà rimanere aperto ancora per qualche mese. Questa decisione, tuttavia, non influenzerà le perizie e le successive decisioni riguardanti le strutture abusive.
Terza sezione: Il futuro incerto del “Castello delle cerimonie”
Il futuro del “Castello delle cerimonie” rimane quindi incerto. Da un lato, le perizie potrebbero rivelare un impatto significativo sull’ambiente, sul paesaggio, sull’urbanistica e sull’idrogeologia, portando il nuovo Consiglio comunale a decidere per la demolizione delle strutture abusive. ‘altra parte, se la famiglia Polese pagherà il canone di occupazione, la struttura potrebbe rimanere aperta ancora per qualche mese.
In ogni caso, la decisione finale sarà presa solo dopo un’attenta valutazione delle perizie e delle implicazioni per l’ambiente e la comunità locale. Il futuro del “Castello delle cerimonie”, quindi, dipenderà non solo dalle decisioni del Consiglio comunale, ma anche dall’impatto delle sue strutture abusive sull’ambiente e sulla comunità.