“In decreto il riconoscimento dell’infermiere di famiglia e comunità: una vittoria per gli anziani, secondo la Fnopi”

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"In decreto il riconoscimento dell'infermiere di famiglia e comunità: una vittoria per gli anziani, secondo la Fnopi" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 14 Febbraio 2024 by Redazione

Il ruolo strategico dell’infermiere di famiglia e di comunità

Durante un’audizione alla X Commissione del Senato, il consigliere nazionale della Fnopi – Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, Carmelo Gagliano, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento dell’infermiere di famiglia e di comunità come figura strategica per far fronte ai nuovi bisogni assistenziali di una popolazione sempre più anziana e con patologie croniche e degenerative.

Secondo Gagliano, per rendere più efficiente il Servizio sanitario nazionale è fondamentale attivare vere équipe multiprofessionali sociosanitarie, in cui tutti i professionisti lavorino insieme, ognuno secondo le proprie competenze, ma tutti sullo stesso piano. L’obiettivo è fornire ai cittadini tutto ciò di cui hanno veramente bisogno, coinvolgendo contemporaneamente il paziente, i familiari e i caregiver. Questo implica la creazione di nuovi modelli organizzativi che coprano l’intero percorso di cura, dalla prevenzione alla diagnosi e alla terapia.

Inoltre, Gagliano ha sottolineato la necessità di adottare una strategia incisiva nella gestione degli operatori di supporto, che attualmente sfuggono al controllo del management infermieristico. A tal proposito, ha proposto l’istituzione di un registro degli operatori di supporto, al fine di garantire una migliore supervisione e coordinazione delle attività di assistenza.

L’importanza delle équipe multiprofessionali sociosanitarie

Secondo Carmelo Gagliano, consigliere nazionale della Fnopi, per migliorare l’efficienza del Servizio sanitario nazionale è essenziale promuovere la collaborazione tra professionisti sanitari di diverse specialità. Questo approccio, basato sul lavoro di équipe multiprofessionali sociosanitarie, permette di offrire una cura più completa e personalizzata ai pazienti.

Gagliano ha sottolineato che ogni professionista deve contribuire al percorso di cura in base alle proprie competenze, ma tutti devono lavorare insieme per garantire un’assistenza di qualità. Questo approccio coinvolge non solo il paziente, ma anche i familiari e i caregiver, creando un ambiente di cura integrato e centrato sulle esigenze individuali.

La necessità di gestire gli operatori di supporto

Per garantire una gestione efficace degli operatori di supporto, Carmelo Gagliano ha proposto l’istituzione di un registro dedicato a questi professionisti. Attualmente, infatti, il management infermieristico ha difficoltà a controllare e coordinare le attività di assistenza svolte da questi operatori.

Un registro degli operatori di supporto consentirebbe di avere una visione più chiara e completa delle risorse disponibili, facilitando la pianificazione e l’organizzazione delle attività di assistenza. Inoltre, permetterebbe di garantire una migliore supervisione e formazione di questi professionisti, al fine di assicurare un’assistenza di qualità e in linea con le esigenze dei pazienti.

In conclusione, il riconoscimento dell’infermiere di famiglia e di comunità come figura strategica e l’implementazione di équipe multiprofessionali sociosanitarie rappresentano passi fondamentali per migliorare l’efficienza e la qualità del Servizio sanitario nazionale. Inoltre, la gestione adeguata degli operatori di supporto attraverso l’istituzione di un registro dedicato permetterebbe di ottimizzare le risorse e garantire un’assistenza più efficace.

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