Inchiesta per corruzione in Liguria: la Soprintendente Cristina Bartolini esprime dubbi sul progetto di riempimento di Calata Concenter

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Inchiesta per corruzione in Liguria: la Soprintendente Cristina Bartolini esprime dubbi sul progetto di riempimento di Calata Concenter - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 4 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi

Contesto: La Soprintendente delle Belle Arti di Genova, Cristina Bartolini, è stata sentita in procura come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto il presidente ligure Giovanni Toti e altri. La sua deposizione riguarda il progetto di riempimento di Calata Concenter, un’area del porto di Genova da riempire con gli scarti degli scavi del tunnel subportuale per creare una nuova area container di interesse di Aldo Spinelli.

“Le perplessità della Soprintendente sul progetto di riempimento di Calata Concenter”

Cristina Bartolini, architetto e Soprintendente delle Belle Arti di Genova, ha espresso le sue perplessità sul progetto di riempimento di Calata Concenter, un’area del porto di Genova che dovrebbe essere riempita con gli scarti degli scavi del tunnel subportuale per creare una nuova area container. Il motivo delle sue perplessità risiede nel fatto che c’era un vincolo del ministero su quell’area.

La Soprintendente ha dichiarato di non aver ricevuto comunicazioni o richieste da parte dell’autorità portuale sulla volontà di procedere al tombamento di Calata Concenter e, pertanto, che permaneva ancora la vincolante prescrizione del Mibac risalente al 2020. Questa prescrizione, secondo i pubblici ministeri, “era stata peraltro accolta e sottoscritta dallo stesso presidente deIl’AdSP Paolo Emilio Signorini“.

“Il tombamento di Calata Concenter: un ostacolo da superare”

Il progetto di riempimento di Calata Concenter è stato al centro di diverse discussioni tra i vari attori coinvolti. Lo stesso Signorini ne ha parlato con Aldo Spinelli, individuando nella Soprintendenza un ostacolo alla realizzazione del tombamento. Anche il presidente dell’Autority ne ha parlato con il sindaco Marco Bucci, spiegando che si trattava di un problema da risolvere.

Tuttavia, la Soprintendente Cristina Bartolini ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che la prescrizione del Mibac del 2020 era ancora valida e che non aveva ricevuto comunicazioni o richieste da parte dell’autorità portuale sulla volontà di procedere al tombamento di Calata Concenter. La questione rimane aperta e sarà oggetto di ulteriori indagini nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto il presidente ligure Giovanni Toti e altri.

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