Ultimo aggiornamento il 4 Giugno 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Il Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti in seguito alla tragica morte di due ragazze causata dalla piena del fiume Natisone. Un terzo ragazzo risulta ancora disperso.
Prima Parte: ‘apertura dell’inchiesta e le prime dichiarazioni del Procuratore
Un’indagine delicata e complessa
Il Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia, ha annunciato in conferenza stampa l’avvio di un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti in merito alla tragica vicenda che ha visto due giovani ragazze perdere la vita a causa della piena del fiume Natisone. Un terzo ragazzo, che era in loro compagnia al momento dell’incidente, risulta ancora disperso.
‘indagine si concentrerà sull’accertamento di eventuali responsabilità di tipo omissivo, piuttosto che commissivo. Ciò significa che gli inquirenti cercheranno di stabilire se vi siano state negligenze o mancanze da parte di soggetti che avrebbero potuto impedire o limitare le conseguenze della piena del fiume.
La tempestività dei soccorsi sotto la lente d’ingrandimento
Il Procuratore Lia ha inoltre sottolineato come l’inchiesta si focalizzerà sulla verifica della tempestività dei soccorsi. Al momento, tuttavia, non ci sono elementi specifici che facciano propendere per una mancata tempestività da parte dei soccorritori. Le verifiche, comunque, sono ancora in una fase iniziale.
Seconda Parte: Le indagini e le possibili responsabilità
Le possibili cause della tragedia
La tragedia delle due ragazze travolte dalla piena del Natisone ha scosso l’opinione pubblica e sollevato interrogativi sulle possibili cause dell’incidente. Le indagini, coordinate dal Procuratore Lia, dovranno fare luce su eventuali responsabilità, sia da parte di soggetti pubblici che privati.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, vi è la possibilità che le vittime siano state sorprese dall’improvvisa piena del fiume mentre si trovavano sulla sua riva, magari per fare una passeggiata o per scattare delle fotografie. In questo caso, si dovrà valutare se vi siano state negligenze da parte di chi era preposto alla sorveglianza dell’area o alla gestione del rischio idrogeologico.
Le indagini proseguono
Le indagini sulla tragica vicenda delle due ragazze morte a causa della piena del Natisone sono ancora in corso. Il Procuratore Lia ha assicurato che verranno condotti tutti gli accertamenti del caso, al fine di fare piena luce su quanto accaduto e individuare eventuali responsabili.
La speranza è che il lavoro degli inquirenti possa contribuire a fare giustizia per le vittime e a prevenire il verificarsi di altre tragedie simili in futuro. Nel frattempo, proseguono le ricerche del terzo ragazzo disperso, con l’auspicio che possa essere ritrovato al più presto.