Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
Un’inchiesta della Polizia e della Penitenziaria, coordinata dal pm di Milano Rosaria Stagnaro, ha portato all’arresto di 13 agenti di Polizia penitenziaria dell’istituto di pena minorile Beccaria di Milano e ad altre misure cautelari nei confronti di altri otto. ‘indagine nasce dalle presunte omissioni nelle torture inflitte ad un 17enne nell’agosto del 2022, per cui erano stati arrestati tre giovani. ‘inchiesta, autorizzata dal gip Stefania Donadeo, ha fatto luce su una serie di fatti inquietanti all’interno del carcere minorile, tra cui anche un possibile depistaggio da parte degli agenti di turno.
1. Le torture al 17enne e la condanna di Gnagne Lath
Il caso che ha dato il via all’inchiesta riguarda le torture inflitte ad un 17enne nell’agosto del 2022 all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano. Per questi fatti, lo scorso marzo, è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni Gnagne Lath, detto ‘Nesco’, un 19enne ivoriano con precedenti per tortura. Lath era stato arrestato in passato nell’ambito di un’inchiesta sulla crew dei trapper Simba La Rue e Baby Gang.
Il giovane ivoriano, assieme a due minori, era accusato di aver inflitto al 17enne, che era detenuto con loro nel carcere minorile, “con crudeltà” gravi “e reiterate violenze” e un “trattamento inumano e degradante”. Durante il processo, inoltre, era emersa la possibilità di una manovra di depistaggio da parte degli agenti di turno la notte dei fatti, finalizzata a rimuovere i sospetti di omesso controllo.
2. ‘oggetto delle torture e il sospetto depistaggio
Nelle motivazioni della sentenza, si faceva riferimento ad un oggetto utilizzato per le torture dai giovani, sequestrato ma sul quale non erano state rinvenute “tracce ematiche”. Il giudice per le udienze preliminari, Cristian Mariani, scriveva che durante il processo si era ventilata “la probabilità” di “una manovra di ‘depistaggio’, finalizzata a rimuovere i sospetti di omesso controllo da parte degli agenti di turno la notte dei fatti”.
3. Le indagini e le misure cautelari
Le indagini che hanno portato all’arresto dei 13 agenti di Polizia Penitenziaria hanno preso le mosse anche a seguito degli accertamenti, coordinati per questa tranche dal pm Cecilia Vassena, dopo le evasioni di sette minorenni dal Beccaria la sera di Natale dello scorso anno. ‘inchiesta, coordinata dal pm Rosaria Stagnaro, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 13 agenti di Polizia Penitenziaria dell’istituto di pena minorile Beccaria di Milano e ad altre misure cautelari nei confronti di altri otto.
‘indagine, ancora in corso, sta facendo luce su una serie di presunte omissioni e responsabilità da parte degli agenti di Polizia Penitenziaria, che avrebbero dovuto vigilare sulla sicurezza e sull’incolumità dei detenuti minorenni all’interno dell’istituto. ‘inchiesta, inoltre, sta cercando di fare chiarezza anche sul possibile depistaggio che sarebbe stato messo in atto dagli agenti di turno la notte delle torture.