Ultimo aggiornamento il 18 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Un’inchiesta marittima è stata avviata per indagare sulle cause dell’incendio che ha coinvolto uno yacht di 23 metri al largo di Castel Porziano, avvenuto il 17 agosto. Il drammatico incidente ha visto il coinvolgimento di undici persone, tra cui sei minori, che sono state recuperate senza conseguenze gravi. Questo articolo approfondirà gli eventi che hanno portato al salvataggio e le operazioni di soccorso.
L’incendio del yacht: i dettagli dell’incidente
L’incendio dello yacht, partito da Civitavecchia, è stato segnalato poco dopo le 15, quando la nave si trovava a 1,5 miglia dalla costa di Castel Porziano. Mentre l’equipaggio lanciava l’allerta, un’ampia colonna di fumo nero si alzava, visibile per molti chilometri dal litorale. I bagnanti, spaventati dalla vista dell’incendio, hanno immediatamente contattato i centralini di emergenza, rendendosi conto della gravità della situazione.
I dettagli dell’incidente rimangono ancora poco chiari. Le indagini preliminari non hanno fornito informazioni specifiche riguardo la causa dell’incendio, che può essere attribuito a un guasto meccanico o a una distrazione a bordo. I racconti delle persone a bordo, inclusi quelli dei minori, non sono stati divulgati dalle autorità, rendendo difficile ricostruire esattamente cosa sia accaduto nei momenti precedenti al rogo.
Operazioni di soccorso: il primo intervento della guardia di finanza
Immediatamente dopo la segnalazione dell’emergenza, una motovedetta della guardia di finanza, già impegnata nel pattugliamento delle acque circostanti, è giunta per prima sul luogo dell’incendio. I finanzieri, avvisati della situazione critica, hanno iniziato a recuperare le persone che si erano gettate in acqua, utilizzando le zattere di salvataggio. Fortunatamente, nessuno dei passeggeri ha riportato ferite o intossicazioni gravi.
Dopo pochi minuti, la situazione veniva gestita da diversi mezzi di soccorso, che si sono uniti alle operazioni. Oltre alla motovedetta della guardia di finanza, sono intervenuti una motovedetta della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, oltre a un gommone e una moto d’acqua. Complessivamente, tutti e undici i passeggeri dell’imbarcazione incendiata sono stati tratti in salvo e portati al porto turistico di Ostia.
Monitoraggio dell’incendio e possibili effetti ambientali
Dopo il salvataggio, la motovedetta CP 837 della Capitaneria ha affiancato l’operazione con l’obiettivo di monitorare l’evoluzione dell’incendio e prevenire eventuali rischi di inquinamento. Nel contesto della sicurezza ambientale, la Capitaneria ha ordinato l’uscita dei mezzi locali specializzati in azioni antinquinamento e antincendio. Questi ultimi hanno lavorato fino a sera per garantire che non ci fossero conseguenze ambientali derivanti dall’incendio dello yacht.
Con l’incendio che ha coinvolto una nave da diporto estesa, aumenta il pericolo che l’imbarcazione possa affondare. A questo proposito, gli operatori del servizio antinquinamento si sono attivati per limitare le possibili conseguenze ambientali, monitorando la situazione in mare e intervenendo in caso di necessità. Le operazioni di emergenza stanno continuando, con la speranza di prevenire un disastro ecologico nelle acque della costa laziale.
Questo evento, purtroppo, mette in luce i rischi legati alla navigazione e le necessarie misure di sicurezza per evitare simili incidenti in futuro.