Incidente stradale: Tira cavo causa pericolo mortale

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Incidente stradale: Tira cavo causa pericolo mortale - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 5 Gennaio 2024 by Redazione

Arrestato giovane per attentato a Milano: le parole dell’imputato

Durante l’interrogatorio davanti al gip Domenico Santoro, Alex Baiocco ha ammesso la sua responsabilità nell’attentato avvenuto nella notte tra l’altro ieri e ieri a Milano. Il giovane è stato arrestato per aver teso un cavo d’acciaio in viale Toscana, insieme a due complici ancora sconosciuti. Baiocco ha dichiarato: “Chiedo scusa per quello che ho fatto, ho sbagliato. Al momento non mi sono reso conto della gravità, ma non volevo uccidere nessuno”.

Secondo l’avvocato Dario Trovato, il 24enne è “distrutto” per quanto accaduto e “non si dà pace”. Attualmente, Baiocco è in attesa della decisione del giudice, che dovrà valutare se convalidare l’arresto e disporre il carcere, nonché se contestare l’accusa di strage ipotizzata dal pm Enrico Pavone, insieme all’attentato alla sicurezza dei trasporti.

L’attesa per il provvedimento del giudice

La sorte di Alex Baiocco è ora nelle mani del giudice, che dovrà decidere se convalidare l’arresto e disporre il carcere. Inoltre, il giudice dovrà valutare l’accusa di strage ipotizzata dal pm Enrico Pavone, insieme all’attentato alla sicurezza dei trasporti. La decisione del giudice sarà fondamentale per il futuro di Baiocco, che potrebbe affrontare gravi conseguenze legali.

Le parole dell’imputato e la sua consapevolezza

Durante l’interrogatorio, Alex Baiocco ha espresso il suo rimorso per l’attentato commesso, dichiarando di non aver compreso appieno la gravità delle sue azioni. Ha ammesso di aver commesso un errore, ma ha sottolineato di non avere avuto l’intenzione di uccidere nessuno. Le sue parole mostrano una certa consapevolezza dell’errore commesso e una volontà di assumersi la responsabilità delle sue azioni.

L’avvocato Dario Trovato ha descritto Baiocco come una persona distrutta per quanto accaduto, che si tormenta per le conseguenze delle sue azioni. L’imputato si trova ora in attesa del provvedimento del giudice, che deciderà il suo destino e la gravità delle accuse che gli sono state mosse.

Fonte: ANSA

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