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Incidente sul lavoro in provincia di Latina: operaio perde un braccio, abbandonato dai datori di lavoro

Un grave incidente sul lavoro ha scosso la provincia di Latina, in particolare la zona di Borgo Santa Maria, dove un lavoratore di nazionalità indiana ha subito l’amputazione di un arto durante le operazioni di taglio del fieno. ‘uomo, oltre a perdere il braccio, ha riportato altre gravi fratture. Ma ciò che rende ancora più agghiacciante la vicenda è il fatto che, invece di essere soccorso dai datori di lavoro, è stato abbandonato come un sacco di rifiuti nei pressi della sua abitazione. La denuncia dell’episodio arriva dalla Flai Cgil.

Un atto di barbarie che calpesta la dignità e la salute delle persone

Il lavoratore è stato trasportato in eliambulanza a Roma, dove si trova ora ricoverato in gravi condizioni. A raccontare l’accaduto è Hardeep Kaur, segretaria generale della Flai Cgil di Frosinone e Latina: “Sono stata contattata da un lavoratore che mi ha inviato la foto di un arto staccato, spiegandomi che si trattava di un incidente avvenuto a un compagno di lavoro. ‘uomo, in condizioni disperate, è stato scaricato in strada da un pulmino 9 posti. Non stiamo parlando di un film dell’orrore, purtroppo è tutto vero”.

La denuncia della Flai Cgil non si ferma alla gravità dell’incidente sul lavoro, ma punta il dito contro lo sfruttamento e il disprezzo per la vita umana da parte dei datori di lavoro. “Qui non siamo solo di fronte a un grave incidente sul lavoro, cosa già di per sé allarmante ed evitabile – continua la segretaria generale – ma siamo davanti alla barbarie dello sfruttamento, che calpesta le vite delle persone, la dignità, la salute e ogni regola di civiltà. Questi campi, queste strade, questi borghi e contrade li presidieremo ogni giorno e per le prossime settimane saremo in tantissimi, perché non si può lavorare in queste condizioni”.

La vicenda, oltre a sollevare preoccupazioni sulla sicurezza sul lavoro, mette in luce le problematiche legate allo sfruttamento dei lavoratori, spesso costretti a lavorare in condizioni precarie e pericolose. ‘impegno della Flai Cgil e delle altre organizzazioni sindacali sarà quello di monitorare la situazione e di denunciare ogni forma di sfruttamento e di violazione dei diritti dei lavoratori.

Lavoro nero e sfruttamento: le battaglie sindacali per la tutela dei lavoratori

Il caso del lavoratore indiano rimasto vittima dell’incidente sul lavoro in provincia di Latina non è un episodio isolato. Lo sfruttamento dei lavoratori, soprattutto quelli stranieri, è una piaga sociale che affligge il nostro Paese da tempo. Le organizzazioni sindacali, come la Flai Cgil, sono in prima linea nella lotta contro il lavoro nero e lo sfruttamento.

La segretaria generale Hardeep Kaur, in particolare, ha sottolineato come la situazione sia insostenibile: “Non possiamo più tollerare che i lavoratori siano trattati come merce, privati dei loro diritti e della loro dignità. Dobbiamo combattere lo sfruttamento e il lavoro nero, garantendo a tutti i lavoratori le stesse tutele e gli stessi diritti”.

La Flai Cgil, in particolare, si sta impegnando per contrastare il caporalato, una forma di sfruttamento che colpisce soprattutto i lavoratori agricoli. “Il caporalato – spiega Kaur – è una vera e propria piaga sociale, che lede i diritti dei lavoratori e distorce il mercato del lavoro. Dobbiamo combatterlo con tutti i mezzi a nostra disposizione, a partire dalla denuncia e dal monitoraggio delle situazioni a rischio”.

La lotta contro il lavoro nero e lo sfruttamento, però, non può essere condotta solo dalle organizzazioni sindacali. È necessario un impegno collettivo, da parte delle istituzioni, delle imprese e della società civile. “Dobbiamo tutti fare la nostra parte – conclude Kaur – per costruire un mondo del lavoro più giusto e più equo, in cui i diritti e la dignità dei lavoratori siano sempre al centro”.

‘incidente sul lavoro in provincia di Latina, dunque, non è solo una tragedia umana, ma anche un’occasione per riflettere sulle condizioni dei lavoratori e sulla necessità di garantire a tutti le stesse opportunità e gli stessi diritti. La strada da percorrere è ancora lunga, ma l’impegno delle organizzazioni sindacali e di tutti coloro che credono in un mondo del lavoro più giusto e solidale rappresenta un importante punto di partenza.

Francesca Monti

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