In seguito a un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, i carabinieri della compagnia Bari San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro individui. Gli arrestati sono accusati di estorsione continuata aggravata, incendio aggravato con l’aggravante del metodo mafioso e occupazione abusiva di spazio demaniale. Le vittime di tali reati sarebbero i proprietari di imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito, una località situata a nord della città di Bari.
L’indagine, che si è conclusa con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, è stata condotta dalla compagnia Bari San Paolo e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari. Gli arrestati sono quattro individui, che sono stati accusati di estorsione continuata aggravata, incendio aggravato con l’aggravante del metodo mafioso e occupazione abusiva di spazio demaniale.
Le indagini sono state avviate dopo che le autorità hanno ricevuto diverse segnalazioni di estorsioni da parte dei proprietari di imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito. Secondo le accuse, gli arrestati avrebbero estorto denaro ai titolari delle imbarcazioni con cadenza mensile, utilizzando metodi mafiosi.
Gli arrestati sono accusati di aver estorto denaro ai proprietari di imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito con cadenza mensile. Le indagini hanno rivelato che gli estorsori avrebbero utilizzato metodi mafiosi per costringere le vittime a pagare. In particolare, gli arrestati avrebbero minacciato di danneggiare le imbarcazioni o di causare problemi ai proprietari se questi non avessero pagato il denaro richiesto.
Oltre alle accuse di estorsione, gli arrestati sono stati anche accusati di incendio aggravato con l’aggravante del metodo mafioso. Secondo le indagini, gli arrestati avrebbero appiccato il fuoco a una barca ormeggiata nel porto di Santo Spirito al fine di intimidire le altre vittime e costringerle a pagare le estorsioni.
Infine, gli arrestati sono stati accusati di occupazione abusiva di spazio demaniale. Secondo le indagini, gli arrestati avrebbero occupato abusivamente uno spazio del porto di Santo Spirito, utilizzandolo come base per le loro attività illegali.
Le indagini condotte dalla compagnia Bari San Paolo e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari hanno permesso di raccogliere prove sufficienti per procedere con l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli arrestati.
Le prove raccolte includono testimonianze di vittime e testimoni, intercettazioni telefoniche, video sorveglianza e documenti contabili. In particolare, gli investigatori hanno utilizzato le intercettazioni telefoniche per monitorare le comunicazioni degli arrestati e raccogliere prove delle loro attività illegali.
La notizia degli arresti ha suscitato reazioni positive da parte delle autorità e della comunità locale. Il procuratore della Repubblica di Bari ha dichiarato che l’indagine rappresenta un importante successo nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.
I proprietari delle imbarcazioni ormeggiate nel porto di Santo Spirito hanno espresso sollievo per gli arresti e hanno ringraziato le autorità per il loro lavoro. Alcuni di loro hanno anche dichiarato di essere stati vittime di estorsioni da parte degli arrestati e di aver temuto per la loro sicurezza e per quella delle loro imbarcazioni.
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