Indagine ‘City’: svelata organizzazione militare insurrezionalista nei disordini del 4 marzo a Torino

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Indagine 'City': svelata organizzazione militare insurrezionalista nei disordini del 4 marzo a Torino - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Giordana Bellante

Introduzione:

‘operazione ‘City’, condotta dalla Digos della Questura di Torino, ha portato alla luce un’organizzazione militare dell’area insurrezionalista che ha orchestrato i disordini scoppiati durante il corteo del 4 marzo 2023 a Torino in solidarietà di Alfredo Cospito. ‘indagine, definita molto complessa dal dirigente Carlo Ambra, ha permesso di denunciare 75 militanti anarco-insurrezionalisti e di eseguire 19 misure cautelari nei confronti di altrettanti individui per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

‘organizzazione militare insurrezionalista

Ripartizione dei ruoli e copertura circolare per garantire l’impunità

Secondo gli investigatori, durante i disordini scoppiati al corteo del 4 marzo 2023 a Torino, è emersa un’organizzazione militare dell’area insurrezionalista, con una precisa ripartizione dei ruoli. ‘era un nucleo centrale responsabile delle azioni violente, che godeva di una copertura circolare da parte di altri membri dell’organizzazione, garantendo così l’impunità agli autori dei reati.

‘indagine, condotta dalla Digos della Questura di Torino sotto la guida del dirigente Carlo Ambra, ha permesso di svelare questo complesso sistema organizzativo, che ha permesso ai militanti anarco-insurrezionalisti di agire indisturbati durante il corteo, causando ingenti danni a persone e cose.

‘indagine ‘City’: analisi tecnologiche e ricostruzione delle dinamiche

Coordinamento degli anarchici torinesi e uso di ricetrasmittenti

‘indagine ‘City’ è stata definita molto complessa dal dirigente Ambra. Gli investigatori hanno dovuto analizzare in maniera trasversale e tecnologica una miriade di immagini che hanno consentito di ricostruire le fasi di travisamento e di spoglio degli indumenti utilizzati dai militanti per assicurarsi l’impunità. Inoltre, è stato necessario ricostruire tutte le dinamiche violente che hanno avuto luogo durante il corteo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, ci sono stati ruoli di coordinamento da parte soprattutto degli anarchici torinesi nelle azioni violente. Inoltre, è stato accertato l’utilizzo di ricetrasmittenti per le comunicazioni nelle fasi più concitate, dimostrando un’organizzazione ben strutturata e preparata.

danni subiti e le misure cautelari

650 euro di danni e 19 misure cautelari eseguite

Nel corso del corteo, i militanti anarco-insurrezionalisti hanno causato ingenti danni, tra cui la rottura di vetri di auto in sosta, vetrine di negozi, divelto cartelli stradali, incendiato cassonetti e imbrattato monumenti e il Santuario della Consolata. danni ammontano a circa 650 euro.

A seguito dell’indagine ‘City’, sono stati denunciati 75 militanti anarco-insurrezionalisti, che dovranno rispondere anche dei danni subiti. Inoltre, sono state eseguite 19 misure cautelari nei confronti di altrettanti militanti per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale in sei città italiane: Torino, Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo. ‘operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alle organizzazioni militari insurrezionaliste e dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini.

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