Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 by Redazione
Indagini sulla morte di Giovanna Pedretti, titolare della pizzeria ‘Le Vignole’
Le indagini sulla morte di Giovanna Pedretti, la proprietaria della pizzeria ‘Le Vignole’ trovata senza vita nel fiume Lambro, stanno procedendo. I carabinieri della compagnia di Lodi, sotto la guida del procuratore Maurizio Romanelli, stanno indagando sull’ipotesi di istigazione al suicidio della ristoratrice. Anche se tutto sembra indicare che si sia trattato di un gesto estremo, la conferma definitiva arriverà solo dopo l’autopsia, prevista per i prossimi giorni.
Indagini sullo stato emotivo di Giovanna Pedretti
Le indagini per comprendere lo stato emotivo di Giovanna Pedretti, 59 anni, sono ancora in corso. La donna era stata inizialmente elogiata per la sua risposta a un cliente che si era lamentato di essere stato seduto accanto a persone omosessuali e disabili, ma successivamente era stata accusata sui social media di aver inventato tutto. Gli investigatori stanno analizzando i numerosi commenti lasciati sui social poco prima della morte di Pedretti, al fine di ottenere una visione più completa della situazione.
Indagini sulla recensione omofoba
I carabinieri di Lodi hanno richiesto a Google chiarimenti sulla recensione omofoba e contro i disabili che era stata segnalata sui social dalla ristoratrice. Tuttavia, ottenere una risposta soddisfacente non sarà facile, poiché la recensione risale ad aprile 2023 ed è stata cancellata. L’unico elemento a disposizione degli inquirenti è uno screenshot pubblicato sulle pagine social della pizzeria, in cui il nome dell’utente è oscurato. Gli investigatori stanno cercando di risalire all’autore della recensione, che secondo quanto riferito da Pedretti, sarebbe un uomo che si era presentato di recente in pizzeria. L’obiettivo principale degli inquirenti è identificare l’autore della recensione, indipendentemente dalla sua autenticità.
“Non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali e men che meno la disabilità. Credo che il nostro locale non faccia per lei”, aveva risposto Pedretti al cliente nella sua replica su Facebook. Tuttavia, la formattazione e lo stile del botta e risposta sollevano dubbi sulla sua autenticità. Gli inquirenti sono interessati a scoprire l’identità dell’autore del commento, indipendentemente dalla veridicità della recensione.
Le indagini proseguono per fare luce su questo tragico evento e per comprendere appieno le circostanze che hanno portato alla morte di Giovanna Pedretti.