La Procura di Milano ha acquisito la documentazione medica dalla fine del 2021 dei detenuti al Beccaria, il carcere minorile che si trova al centro di un’indagine in cui si ipotizzano torture e pestaggi da parte di agenti di polizia penitenziaria. pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena, insieme all’aggiunto Letizia Mannella, hanno delegato gli investigatori a raccogliere le cartelle cliniche negli archivi dell’istituto per accertare se ci siano ulteriori vittime e se ci siano stati referti medici con prognosi ammorbidite o addirittura a “zero giorni”.
‘indagine sulle presunte torture e pestaggi al carcere minorile Beccaria è stata aperta dalla Procura di Milano dopo una serie di denunce e segnalazioni da parte di detenuti e familiari. Le accuse rivolte agli agenti di polizia penitenziaria sono gravi: si parla di percosse, umiliazioni, minacce e altre forme di violenza fisica e psicologica.
La Procura ha deciso di acquisire la documentazione medica dei detenuti per cercare di fare chiarezza sulla vicenda e per accertare se ci siano ulteriori vittime oltre a quelle già note. Inoltre, gli investigatori stanno cercando di capire se ci siano stati dei referti medici con prognosi ammorbidite o addirittura a “zero giorni”, in modo da poter nascondere le violenze subite dai detenuti.
Come già anticipato, la Procura di Milano ha delegato gli investigatori a raccogliere le cartelle cliniche dei detenuti del Beccaria negli archivi dell’istituto. Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella ricerca di ulteriori vittime e di prove a sostegno delle accuse rivolte agli agenti di polizia penitenziaria.
Grazie alla raccolta delle cartelle cliniche, gli investigatori potranno avere accesso a importanti informazioni sulla salute dei detenuti e su eventuali lesioni o traumi subiti. Inoltre, potranno verificare se ci siano stati dei referti medici con prognosi ammorbidite o addirittura a “zero giorni”, in modo da poter nascondere le violenze subite dai detenuti.
Da lunedì inizieranno le audizioni dei ragazzi che sarebbero vittime di nuovi casi di presunte torture e pestaggi al carcere minorile Beccaria. Questa fase dell’indagine rappresenta un momento cruciale per la ricerca della verità e per la tutela dei diritti umani.
Gli investigatori ascolteranno le testimonianze dei ragazzi vittime di presunte torture e pestaggi, cercando di fare chiarezza sulla vicenda e di raccogliere ulteriori prove a sostegno delle accuse rivolte agli agenti di polizia penitenziaria.
Inoltre, i ragazzi vittime di presunte torture e pestaggi avranno finalmente la possibilità di raccontare la loro versione dei fatti e di ottenere giustizia. La Procura di Milano si è impegnata a garantire la massima tutela e assistenza ai ragazzi durante le audizioni, in modo da evitare loro ulteriori traumi e sofferenze.
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