Indagine sulla rete dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: due medici indagati

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Indagine sulla rete dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro: due medici indagati - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 21 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi

Un’inchiesta in corso

Un’inchiesta in corso ha portato a indagare due medici per favoreggiamento aggravato nell’ambito della rete di supporto a Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. I professionisti coinvolti sono il gastroenterologo ed endoscopista di Marsala, Francesco Bavetta, e il chirurgo dell’ospedale di Mazara del Vallo, Giacomo Urso. Entrambi ebbero in cura il latitante nell’autunno del 2020.

La diagnosi di Francesco Bavetta e l’operazione di Giacomo Urso

Francesco Bavetta è il gastroenterologo che, il 5 novembre di quattro anni fa, diagnosticò a Matteo Messina Denaro il cancro al colon tramite una colonscopia. Il paziente si presentò con il nome di Andrea Bonafede, introdotto a Bavetta da Giovanni Luppino, imprenditore successivamente arrestato insieme al boss. Nei rifugi di Messina Denaro sono stati rinvenuti i referti compilati da Bavetta a nome di Bonafede. Durante l’interrogatorio con i pm, il medico ha ammesso di aver eseguito l’esame, sostenendo però di aver scoperto solo dopo l’arresto la vera identità del paziente.

Giacomo Urso è invece il chirurgo che, soli quattro giorni dopo la diagnosi di Bavetta, ha operato Matteo Messina Denaro per il cancro. Anche lui, durante l’interrogatorio, ha negato di essere a conoscenza della vera identità del paziente.

Approfondimenti

    Nell’articolo viene menzionata un’inchiesta che coinvolge due medici per favoreggiamento aggravato nell’ambito della rete di supporto a Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. Matteo Messina Denaro è un noto criminale italiano, considerato uno dei capi della mafia siciliana, precisamente della Cosa Nostra. È latitante dal 1993 e le autorità italiane considerano la sua cattura una priorità assoluta.

    I due medici coinvolti nell’inchiesta sono il gastroenterologo ed endoscopista di Marsala, Francesco Bavetta, e il chirurgo dell’ospedale di Mazara del Vallo, Giacomo Urso. Entrambi i medici ebbero in cura Matteo Messina Denaro nell’autunno del 2020, durante la sua latitanza.

    Francesco Bavetta è stato il medico che, tramite una colonscopia il 5 novembre di quattro anni fa, diagnosticò a Matteo Messina Denaro il cancro al colon. Il paziente si presentava con il nome di Andrea Bonafede, introdotto a Bavetta da Giovanni Luppino, un imprenditore successivamente arrestato insieme al boss mafioso. Nei rifugi di Matteo Messina Denaro sono stati rinvenuti i referti compilati da Bavetta a nome di Bonafede. Durante l’interrogatorio con i pm, il medico ha ammesso di aver eseguito l’esame, sostenendo però di aver scoperto solo dopo l’arresto la vera identità del paziente.

    Giacomo Urso, il chirurgo coinvolto, ha operato Matteo Messina Denaro soli quattro giorni dopo la diagnosi di Bavetta, per il cancro diagnosticato. Anche lui, durante l’interrogatorio, ha negato di essere a conoscenza della vera identità del paziente.

    In questo caso, l’inchiesta prende di mira non solo il coinvolgimento dei medici nella cura di un latitante di fama come Matteo Messina Denaro, ma anche il presunto favoreggiamento nei confronti di un criminale di spicco.

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