Ultimo aggiornamento il 22 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
La Digos della questura di Torino, in collaborazione con la procura del capoluogo piemontese e i pm Paolo Scafi e Enzo Bucarelli, sta conducendo un’indagine su 75 anarchici e antagonisti, provenienti da diverse città italiane come Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo. ‘indagine ha portato all’emissione di 18 misure cautelari, tra cui due arresti domiciliari e diversi divieti o obblighi di dimora, per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.
Le manifestazioni e i disordini del 4 marzo 2023
Sottotitolo: “Un corteo non preavvisato e gravi disordini nel centro di Torino“
Circa mille anarchici hanno dato vita a un corteo non preavvisato nel centro della città, durante il quale si sono verificati gravi disordini. Sono stati lanciati bombe carta e corpi contundenti contro le forze dell’ordine e sono stati danneggiati numerosi esercizi pubblici, banche, arredi urbani, monumenti, autovetture private, causando danni quantificati in oltre 630mila euro. Inoltre, diversi agenti di polizia sono rimasti feriti, uno dei quali con una prognosi di cento giorni.
controlli preventivi e le denunce
Sottotitolo: “37 anarchici identificati e 28 denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale”
La mattina del 4 marzo, in occasione dell’arrivo a Torino dei numerosi manifestanti provenienti da diverse città italiane e straniere, sono stati organizzati controlli preventivi che hanno portato all’identificazione di 37 anarchici. Questi ultimi sono stati trovati in possesso di numeroso materiale come caschi, maschere antigas, martelli, piedi di porco, frombole, bastoni, bombe carta, petardi, aste, scudi, coltelli, accette e materiale per travisarsi. Di questi 37 anarchici, 28 sono stati denunciati per porto abusivo di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
Le indagini e le misure cautelari
Sottotitolo: “18 misure cautelari emesse dalla Digos di Torino“
*’indagine condotta dalla Digos di Torino ha portato all’emissione di 18 misure cautelari, tra cui due arresti domiciliari e diversi divieti o obblighi di dimora. Le misure cautelari sono state emesse per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Le indagini hanno coinvolto un totale di 75 anarchici e antagonisti provenienti da diverse città italiane come Roma, Milano, Livorno, Alessandria e Cuneo. ‘indagine è ancora in corso e ulteriori dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane.