Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Giordana Bellante
L’infezione da Papillomavirus umano è una delle malattie a trasmissione sessuale più comuni al mondo. Legata a numerosi tumori, tra cui cervicale e faringeo, la prevenzione tramite vaccinazione potrebbe ridurre significativamente l’incidenza di queste patologie. Nonostante l’efficacia dimostrata dei vaccini disponibili dal 2006 e la loro inclusione nei programmi di immunizzazione, la copertura vaccinale rimane inadeguata sia in Italia che globalmente. L’Istituto superiore di sanità sottolinea l’importanza di sensibilizzare e formare i professionisti sanitari, lanciando un corso dedicato sulla piattaforma EduIss.
Il Papillomavirus Umano: un rischio diffuso
Cos’è l’Hpv e come si trasmette?
Il Papillomavirus umano è un virus molto diffuso, responsabile di una varietà di infezioni che possono manifestarsi in diverse forme. Esistono oltre 200 tipi di Hpv, di cui circa 14 ad alto rischio oncogeno. L’infezione avviene principalmente attraverso il contatto sessuale, ma può anche essere trasmessa tramite contatti cutanei. Negli individui infetti, l’infezione spesso non presenta sintomi, consentendo al virus di diffondersi senza essere notato.
Tumori correlati all’Hpv
L’Hpv è un fattore di rischio per una serie di tumori, non solo cervicali ma anche ano-rettali, orofaringei e genitali maschili e femminili. Secondo le stime, oltre il 90% dei casi di cancro alla cervice uterina è direttamente legato all’Hpv. La gravità di queste patologie richiede strumenti di prevenzione efficaci e accessibili. La vaccinazione è attualmente il metodo principale per prevenire l’insorgenza di questi tumori, eppure solo una parte della popolazione ha ricevuto il vaccino, lasciando molte ragazze e ragazzi vulnerabili all’infezione e alle sue conseguenze.
Il vaccino anti-Hpv: opportunità e difficoltà
Disponibilità del vaccino
Il vaccino contro l’Hpv è stato introdotto nel 2006 e viene somministrato in diverse formule, generalmente in tre dosi. Nonostante la sua comprovata efficacia nella prevenzione dei tumori legati al virus, la sua diffusione non ha raggiunto le aspettative. I programmi vaccinali sono stati istituiti, ma le adesioni sono rimaste basse. Questo è particolarmente preoccupante alla luce delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che suggerisce una copertura vaccinale di almeno il 90% tra le ragazze adolescents.
Impatto della vaccinazione
La vaccinazione anti-Hpv ha il potenziale di ridurre drasticamente i casi di cancro cervicale. Studi dimostrano che i tassi di incidenza di precursori del cancro cervicale sono diminuiti significativamente nei paesi con alta copertura vaccinale. Tuttavia, la percezione del vaccino e la disinformazione rimangono ostacoli principali, spingendo le istituzioni a investire nella formazione degli operatori sanitari e nella comunicazione con i pazienti.
Il corso di formazione per professionisti sanitari
Dettagli del corso
In risposta alla necessità di migliorare la conoscenza e la preparazione degli operatori sanitari, l’Iss ha attivato un corso Fad, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Questo presuppone un investimento formativo per oltre 10mila partecipanti, ed è accreditato Ecm per diverse figure professionali nel settore sanitario. Il programma è strutturato su 16 ore di attività e mira a fornire strategie efficaci per la prevenzione dell’infezione e la comunicazione con pazienti e caregivers, elementi fondamentali nella lotta contro l’Hpv.
Modalità di accesso e obiettivi del corso
Il corso sarà disponibile sulla piattaforma EduIss dal 31 luglio 2024 al 16 dicembre 2024, consentendo ai partecipanti di accedere ai materiali formativi in base alle proprie esigenze. Al termine del percorso è previsto un questionario Ecm per valutare la qualità percepita, che, unitamente al superamento del test finale, consentirà l’acquisizione di 17,5 crediti formativi, un riconoscimento significativo per il proseguimento della carriera professionale.
La Joint Action per contrastare l’Hpv
Obiettivi della partnership per il contrasto all’Hpv
Nel contesto europeo, dal 1 novembre 2022 ha preso avvio una Joint Action chiamata Perch , coordinata dall’Iss e coinvolgente 18 paesi e 34 organizzazioni. Questa iniziativa si inserisce nel Piano europeo di lotta contro il cancro, mirato a raggiungere obiettivi ambiziosi per la salute pubblica.
Strategia ’90-70-90′ dell’OMS
La strategia ’90-70-90′ dell’Organizzazione Mondiale della Sanità intende raggiungere una copertura vaccinale del 90% tra le ragazze e, se possibile, anche tra i ragazzi, entro i 15 anni. Attraverso la Joint Action, si punterà a migliorare le capacità nazionali di pianificazione e implementazione delle campagne vaccinali, aumentare la consapevolezza riguardo alle malattie correlate all’Hpv, perfezionare le competenze comunicative degli operatori sanitari e ottimizzare i sistemi di monitoraggio e raccolta dati. Questi passi sono fondamentali per ridurre l’incidenza dei tumori legati all’Hpv, tutelando la salute pubblica in tutta Europa.