Trump annuncia l'avvio di colloqui tra Usa, Russia e Ucraina durante la conferenza di Monaco del 2025
La Conferenza sulla sicurezza di Monaco, che si svolge in Germania, si preannuncia come un evento cruciale nel panorama geopolitico del 2025. In questo contesto, si intensificano le discussioni tra gli Stati Uniti e l’Ucraina, con l’obiettivo di affrontare la crisi in corso con la Russia. I colloqui tra i leader delle due nazioni sono attesi con grande interesse, mentre Kiev e Washington cercano di definire una strategia comune per il futuro.
Durante una conferenza stampa con il primo ministro indiano Narendra Modi, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che l’Ucraina deve essere parte integrante dei colloqui di pace con la Russia. Secondo Trump, la presenza di tutti i soggetti coinvolti è fondamentale per giungere a una risoluzione del conflitto. Ha affermato: “Ne fanno parte. Ci sarà l’Ucraina, ci sarà la Russia e ci saranno altre persone coinvolte, molte persone.”
Il presidente americano ha anche messo in evidenza come le tensioni siano in parte originate dalla possibile adesione dell’Ucraina alla NATO, un tema che ha sempre suscitato l’opposizione di Mosca. Trump ha confermato che funzionari statunitensi e russi si incontreranno a Monaco e che l’Ucraina è stata invitata a partecipare. Ha inoltre rivelato che ci saranno incontri tra rappresentanti di alto livello dei tre Paesi in Arabia Saudita la settimana successiva, per discutere la fine del conflitto. “So che il presidente Zelensky vuole fare un accordo, e sento anche di sapere che il presidente Putin vuole fare un accordo,” ha aggiunto Trump, evidenziando la volontà di entrambe le parti di trovare una soluzione.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha però risposto con fermezza, affermando che non accetterà negoziati bilaterali sull’Ucraina senza la sua presenza. Zelensky ha ricevuto una telefonata da Trump dopo un colloquio tra il presidente americano e Putin, sottolineando che prima di tutto era necessario comprendere le intenzioni della Russia. “Zelensky mi aveva detto che voleva arrivare a un’intesa, ora sappiamo che anche la Russia lo vuole,” ha concluso Trump, cercando di giustificare il suo approccio.
Le autorità ucraine hanno categoricamente negato che ci siano piani per un incontro a tre con le delegazioni di Stati Uniti e Russia durante la conferenza di Monaco. Dmytro Lytvyn, consigliere del presidente Zelensky, ha dichiarato all’agenzia di stampa Unian che “non sono previsti colloqui con i russi a Monaco.” Ha ribadito che la posizione ucraina non è cambiata: prima di tutto, Kiev deve dialogare con gli Stati Uniti e coinvolgere l’Europa in qualsiasi discussione seria per raggiungere una pace duratura.
Lytvyn ha chiarito che “solo una posizione comune concordata dovrebbe essere sul tavolo dei colloqui con i russi,” aggiungendo che attualmente non ci sono proposte concrete da discutere. Tuttavia, si prevede che Zelensky incontri J.D. Vance, il vice presidente degli Stati Uniti, a margine della conferenza. Vance ha confermato che ci sarà una delegazione russa a Monaco e che anche l’Ucraina è stata invitata, ma ha sottolineato che i dettagli sulla partecipazione non sono ancora definitivi.
Queste dichiarazioni giungono in un momento delicato, poiché il conflitto tra Ucraina e Russia continua a imperversare. Zelensky e Putin sono entrambi interessati a trovare un accordo, ma le modalità e le condizioni di questo accordo rimangono ancora da definire. La situazione è complessa e richiede un attento bilanciamento degli interessi di tutte le parti coinvolte.
In un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, J.D. Vance ha avvertito che gli Stati Uniti potrebbero adottare misure drastiche, incluse sanzioni e potenziali azioni militari, se il presidente russo Vladimir Putin non dovesse accettare un accordo di pace che garantisca l’indipendenza dell’Ucraina nel lungo termine. Vance ha affermato che “ci sono strumenti economici per fare leva, ci sono certamente strumenti militari” che gli Stati Uniti possono utilizzare per esercitare pressione su Mosca.
Il vice presidente ha chiarito che l’opzione di inviare truppe americane in Ucraina rimane sul tavolo, qualora la Russia non negozi in buona fede. Ha sottolineato che il presidente Trump è determinato a porre fine al conflitto e che ci si aspetta un accordo che potrebbe sorprendere molti. “Il Presidente non ha intenzione di andarci con i paraocchi – ha osservato – Dirà che è tutto sul tavolo e ‘facciamo un accordo’.”
Queste dichiarazioni evidenziano la crescente tensione tra Stati Uniti e Russia e la necessità di un approccio strategico per affrontare la crisi in Ucraina. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, mentre le parti coinvolte cercano di trovare un terreno comune per una risoluzione pacifica del conflitto.
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