Ultimo aggiornamento il 19 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Un’iniziativa originale ha suscitato molto interesse nella comunità di Urbino, un comune della provincia di Pesaro e Urbino. Si tratta di un evento che prevede un aperitivo dopo la messa della domenica, pensato per attrarre i giovani verso la partecipazione alle celebrazioni religiose. Il progetto, ideato da fra Andrea Ricatti, un giovane frate francescano della parrocchia universitaria San Domenico, ha rapidamente guadagnato visibilità e una certa controversia, suscitando un acceso dibattito all’interno della comunità.
l’apercena di fra andrea: un’idea per avvicinare i giovani alla chiesa
la proposta originale
La locandina dell’evento, affissa all’esterno della chiesa, annunciava un “apericena e spritz offerti per tutti” dopo la messa domenicale. Questa formula, secondo il religioso, avrebbe potuto incentivare i giovani a partecipare alla celebrazione liturgica. Inizialmente, il manifesto riportava la dicitura “2xuno”, accompagnata da un’immagine di Gesù e ulteriori dettagli riguardo la messa e l’apericena, fissata ogni domenica dalle 19:15.
La scelta di accompagnare il momento sacramentale con un evento conviviale ha sollevato interrogativi e discussioni. L’idea dell’aperitivo dopo la messa veniva considerata da alcuni come una fusione eccessiva e poco rispettosa tra sacro e profano.
la risposta della comunità
Nonostante la proposta avesse lo scopo di rendere la chiesa più accessibile e meno formale, alcuni membri della comunità hanno espresso preoccupazione per l’immagine che tale iniziativa potesse dare della celebrazione eucaristica. Secondo critiche espresse, l’associazione di vino e aperitivi all’eucarestia poteva apparire inappropriata. A fronte delle polemiche, fra Andrea ha chiarito che “non era mia intenzione offendere nessuno”, sottolineando l’importanza della liturgia e affermando che una convivialità può seguire un momento di riflessione religiosa.
la modifica della locandina: mantenere l’integrità della proposta
un cambiamento necessario
In risposta alle critiche ricevute, fra Andrea, insieme al vescovo della diocesi, ha deciso di modificare la locandina originale, pur mantenendo intatta l’essenza dell’iniziativa. La nuova locandina ha visto una revisione del linguaggio usato, ma ha mantenuto l’invito alla partecipazione in un momento di condivisione dopo la messa. È un tentativo di trovare un equilibrio tra tradizione e modernità, senza compromettere il rispetto per i rituali religiosi.
la persistenza dell’obiettivo
L’obiettivo di fra Andrea rimane chiaro: creare un ponte di connessione tra i giovani e la chiesa. La messa e l’incontro conviviale vengono presentati come momenti complementari, entrambi importanti per la vita comunitaria. Il frate ha sottolineato che “la Chiesa è accoglienza” e che, attraverso proposte come questa, si intende costruire una comunità più unita e inclusiva.
riflessioni sul ruolo della chiesa nella comunità
rinnovare la tradizione
L’iniziativa di fra Andrea non è isolata, ma si inserisce in una più ampia riflessione sul ruolo della chiesa nella società contemporanea. Le celebrazioni religiose devono affrontare sfide significative, considerando le nuove generazioni sempre più distanti dalle tradizioni religiose.
l’importanza della convivialità
Proposte del genere, come l’apericena, possono essere interpretate come un tentativo di rendere più attrattiva l’esperienza religiosa, mantenendo viva la tradizione dell’accoglienza e della comunità. In questo contesto, l’incontro conviviale può svolgere un ruolo chiave nel rafforzare i legami tra i membri della parrocchia, creando un ambiente più inclusivo e aperto.
La decisione di fra Andrea di stimolare un dialogo attivo tra i giovani e la chiesa si presenta come un’opportunità di rinnovamento, in un momento in cui le comunità religiose sono chiamate a adattarsi ai cambiamenti della società.