Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2024 by Redazione
Primavera anticipata: come difendersi dalle allergie in crescita
Le temperature miti e l’arrivo precoce della primavera portano con sé non solo fiori e colori, ma anche allergie in aumento. Mauro Minelli, specialista in allergologia e immunologia, sottolinea l’importanza della prevenzione sin dalla prima infanzia. Secondo Minelli, la predisposizione genetica alle allergie è un fattore da considerare, ma anche l’attenzione all’alimentazione dei bambini per favorire lo sviluppo corretto della barriera intestinale e ridurre l’ingresso di allergeni nell’organismo.
- “Per fare in modo che le pareti della barriera intestinale si sviluppino in modo adeguato e non permettano il passaggio di molecole come gli allergeni, bisogna prestare attenzione agli alimenti che costituiscono la dieta del bambino”.
Microbiota e alimentazione: alleati contro le allergie
Minelli evidenzia l’importanza di un corretto equilibrio del microbiota intestinale fin dalle prime settimane di vita, in quanto può influenzare lo sviluppo del sistema immunitario e la suscettibilità alle allergie. L’introduzione di alimenti come l’uovo e il grano dopo il sesto mese di vita, quando la barriera intestinale è più sviluppata, può contribuire a ridurre il rischio di allergie.
- “Importante dunque è curare il nostro microbiota, in quanto i batteri presenti nell’intestino dei bambini nelle prime settimane di vita extrauterina, se non adeguatamente calibrati, potrebbero influenzare lo sviluppo del sistema immunitario e predisporre ad un maggior rischio di sviluppare allergie ed altre disfunzioni”.
Aumento delle allergie: dati e strategie di difesa
In Italia, gli allergici rappresentano circa il 20% della popolazione, con una crescita costante tra i giovani e le donne. L’ereditarietà gioca un ruolo fondamentale, con un bambino che ha entrambi i genitori allergici che ha fino all’80% di probabilità di sviluppare allergie. Con l’anticipo della stagione allergenica dovuto al riscaldamento globale, Minelli sottolinea l’importanza di considerare anche fattori come inquinanti atmosferici e nuove piante che influenzano la diffusione di allergeni.
- “Con l’aumento del riscaldamento globale, la fase di pollinazione delle piante arboree ed erbacee inizia prima e dura di più con una conseguente maggiore disponibilità di allergeni pollinici aerodiffusi che potranno persistere in atmosfera per tempi decisamente più lunghi di quelli ai quali fino ad ora eravamo abituati”.
In conclusione, Minelli sottolinea l’importanza di un approccio integrato che includa non solo farmaci convenzionali, ma anche probiotici e post-biotici per modulare la risposta immunitaria e prevenire le allergie. La corretta gestione della microflora intestinale può giocare un ruolo fondamentale nel supportare le funzioni del sistema immunitario e ridurre le manifestazioni allergiche, partendo dalla fase preventiva.
Questo approccio olistico, che considera sia fattori genetici che ambientali, potrebbe essere la chiave per affrontare l’aumento delle allergie in una stagione che sembra sempre più anticipata e impegnativa per chi soffre di queste patologie.