Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
“La belle au bois dormant”: un’esperienza immersiva grazie all’Intelligenza Artificiale
Un’opera d’arte interattiva, intitolata “La belle au bois dormant”, sta portando la favola della bella addormentata nel bosco a una nuova vita grazie all’intelligenza artificiale. Presentata per la prima volta alla Casa degli Artisti di Milano all’interno della mostra “Visibile/Invisibile.Tecniche della meraviglia”, questa opera consente agli spettatori di vivere un’esperienza immersiva unica.
L’opera è composta da un letto realizzato dall’artista Giuliana Cunéaz, che incorpora elementi polimaterici che richiamano il mondo tecnologico. Gli spettatori sono invitati a sdraiarsi sul letto e a guardare la propria immagine proiettata su un monitor. L’obiettivo è quello di trasportare gli spettatori in un universo onirico, simile a quello della favola originale. Ma c’è un’aggiunta interessante: gli spettatori possono attivare l’esperienza immersiva scrivendo una frase su un tablet. Questa frase viene poi elaborata dall’intelligenza artificiale, che materializza le emozioni del visitatore.
L’arte e il mondo nanomolecolare
L’artista Giuliana Cunéaz utilizza il mondo nanomolecolare come punto di accesso per esplorare l’immaginario collettivo. Attraverso le recenti scoperte scientifiche e l’opportunità di esplorare la parte infinitesimale della materia, l’artista crea nature in continua metamorfosi. Utilizzando immagini scientifiche, Cunéaz ha ricreato boschi, fiori e particelle meravigliose attraverso la modellazione e l’animazione 3D. “La belle au bois dormant” è solo uno degli esempi di come l’intelligenza artificiale stia aprendo nuovi orizzonti nell’arte contemporanea, creando nuovi linguaggi che combinano l’immaginario collettivo con la tecnologia.
L’incontro tra arte e intelligenza artificiale
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nel processo artistico è al centro di un incontro che si terrà il 24 gennaio alla Casa degli Artisti di Milano. Durante l’incontro, saranno affrontati diversi argomenti, tra cui il ruolo dell’IA nell’arte contemporanea, il processo di creazione dell’opera “La belle au bois dormant” e le prospettive future dell’intelligenza artificiale applicata all’arte. L’incontro vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra, e Roberto Beragnoli, esperto di IA e automazione.
“La belle au bois dormant” è un esempio di come l’intelligenza artificiale stia cambiando il modo in cui guardiamo all’arte. Grazie a questa tecnologia, gli artisti possono esplorare nuovi linguaggi e creare opere che coinvolgono direttamente lo spettatore. Questa mostra è solo l’inizio di un nuovo capitolo nell’arte contemporanea, in cui l’intelligenza artificiale diventa un alleato creativo.