Interrogatorio di Toti, il governatore ligure si difende dalle accuse di corruzione; Moncada rimane interdetto

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Interrogatorio di Toti, il governatore ligure si difende dalle accuse di corruzione; Moncada rimane interdetto - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 22 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Domani, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, attualmente ai domiciliari per accuse di corruzione, avrà l’opportunità di fornire la propria versione dei fatti riguardo alle contestazioni mosse dalla procura. Nel frattempo, il gip Paola Faggioni ha respinto la richiesta di revoca della misura interdittiva nei confronti di Francesco Moncada, ex consigliere del cda di Esselunga.

Interrogatorio di Toti e linea di difesa

Il tanto atteso interrogatorio di Giovanni Toti è fissato per domani mattina. Il governatore, assistito dall’avvocato Stefano Savi, è pronto a ribadire la propria linea di difesa, sostenendo che non vi è stato alcun finanziamento illecito e che le ricevute in questione erano erogazioni liberali da parte di privati cittadini che non hanno ricevuto nulla in cambio. Toti insiste sul fatto che tutte le delibere adottate e le decisioni prese sono state prese “per il bene della comunità” e che tutte le spese erano tracciate e destinate esclusivamente a iniziative politiche.

Tuttavia, i pubblici ministeri Luca Monteverde e Federico Manotti non sembrano condividere questa visione e lo accusano di corruzione, falso e voto di scambio. Dalle carte dell’inchiesta emerge che dal conto del Comitato Toti presso Intesa San Paolo, 55 mila euro sarebbero stati trasferiti al conto personale presso Carige del presidente, mescolando così i finanziamenti versati legalmente dai sostenitori con il patrimonio personale del governatore. Questa circostanza sospetta potrebbe essere chiarita già domani dai magistrati di Genova.

Il conto Carige, sul quale era delegata ad operare la segretaria del governatore, viene “abitualmente utilizzato come ‘conto politico’” e gli accertamenti bancari hanno verificato che “veniva solitamente utilizzato per sostenere spese correlate all’attività politica” di Toti e del suo “entourage”.

‘interrogatorio di domani rappresenta il primo passo verso la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, che verrà presentata al giudice per le indagini preliminari. Se dovesse essere ottenuta, Toti potrebbe confrontarsi con la sua maggioranza e decidere se dimettersi o meno.

Moncada rimane interdetto

Le dimissioni non sono bastate a Francesco Moncada, ex consigliere del cda di Esselunga, sottoposto a interdittiva perché, secondo l’accusa, avrebbe pagato le pubblicità in modo occulto per il partito di Toti durante la campagna elettorale per le elezioni comunali a Genova. In cambio, le pratiche per l’apertura dei supermercati a Genova, Savona e Rapallo avrebbero ricevuto un’accelerata.

Moncada si era dimesso dopo il deflagrare dell’inchiesta, aveva rilasciato spontanee dichiarazioni respingendo le accuse e aveva presentato istanza di revoca. Tuttavia, l’istanza è stata respinta dal gip, che ha motivato la decisione spiegando che le dimissioni non sono sufficienti, visto che ci sarebbe un concreto e attuale pericolo di corrompere ancora.

Sequestro di fondi per l’ex presidente del porto di Genova

Nel frattempo, l’avvocato Enrico Scopesi, che difende l’ex presidente del porto di Genova, Paolo Emilio Signorini, attualmente in carcere, ha rivelato che al suo assistito sono stati sequestrati 70 o 80 mila euro sul conto. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato alla Camera l’imminente pubblicazione di un bando per selezionare il nuovo presidente dell’Autorità portuale di Genova, ribadendo che i lavori per la nuova diga devono proseguire.

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